IL MONITO DI MATTARELLA/ Nei tradizionali auguri alle alte cariche istituzionali il Presidente della Repubblica ha detto: “E’ necessaria una convergenza sugli interessi nazionali, mai dividersi. Bisogna rispettare il ruolo senza invasioni di campo e contrapposizioni. Le istituzioni sono di tutti, cercare convergenze. Amare e prendersi cura della democrazia”

di MARIO MEDORI/ Tradizionale appuntamento prenatalizio per il Capo dello Stato: lo scambio di auguri di Natale con le più alte cariche istituzionali. Nell’occasione, Sergio Mattarella ha ricordato l’importanza della nostra Carta Costituzionale e dell’unità nazionale, dicendo: “Cosa significa concretamente rispettare e preservare questa unità? Anzitutto vuol dire vivere la Costituzione nella sua attualità. Avere come riferimento sicuro i suoi valori fondativi: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la solidarietà. I diritti inalienabili di ogni persona. Vuol dire anche riconoscere che vi sono interessi nazionali che richiedono la massima convergenza. Ad esempio il rispetto dei trattati e delle alleanze internazionali, la difesa e la sicurezza dei nostri concittadini e delle infrastrutture strategiche”.

Le altre parole di Mattarella. Il Capo dello Stato ha aggiunto: “Il senso del dovere richiede a tutti coloro che operano in ogni istituzione, di rispettare i limiti del proprio ruolo. Senza invasioni di campo, senza sovrapposizioni, senza contrapposizioni. Va sempre rammentato un punto fondamentale: il rispetto delle istituzioni nei confronti di chi ne ricopre il ruolo. Così come coloro che rivestono responsabilità istituzionali, a cominciare dal Presidente della Repubblica, sono tenuti a esercitarle sapendo che le istituzioni sono di tutti. Che il servizio che si svolge è a garanzia della dignità di ognuno, a prescindere dall’appartenenza politica. Abbiamo, a tutti i livelli, esempi efficaci, quotidiani, di come questo sia non solo possibile, ma praticato”.

La precisazione sul pluralismo. Il Presidente della Repubblica in merito ha sottolineato: “Il pluralismo delle idee è l’anima della democrazia. Appare sempre più difficile preservare lo spazio del dialogo e della mediazione all’interno di società che sembrano oggetto di forze centrifughe divaricanti, con una pericolosa riduzione delle occasioni di dialogo, di collaborazione, di condivisione. Si tratta di una dinamica che non riguarda soltanto la politica ma la precede e va molto oltre. Tocca ambiti sociali, economici, culturali, persino etici. Il pluralismo delle idee, l’articolazione di diverse opinioni rappresentano l’anima di una democrazia. Questo è il principio cardine delle democrazie delle società occidentali”.

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