ADDIO AL “PARTIGIANO ALESSIO”/ E’ morto Aldo Tortorella: giornalista, intellettuale di straordinaria levatura e parlamentare del Pci. Fu direttore de L’Unità e fece parte della segreteria di Berlinguer. Contrario alla svolta di Occhetto, lasciò i Ds nel ’98 con D’Alema premier e in piena guerra del Kosovo.

di FABIO CAMILLACCI/ All’età di 98 anni se ne va un pezzo di storia d’Italia. E’ morto Aldo Tortorella, conosciuto come “il partigiano Alessio”. La notizia è stata data proprio dal presidente nazionale dell’Anpi (l’Associazione partigiani) Gianfranco Pagliarulo, dicendo: “E’ con infinito dolore che annuncio la morte del carissimo Aldo Tortorella, il partigiano Alessio: parlamentare, intellettuale di straordinaria levatura. Aldo era un punto di riferimento per tutta l’Anpi e per tutte le antifasciste e gli antifascisti. Un compagno”. I funerali laici si terranno al Tempietto Egizio del Cimitero del Verano sabato 8 febbraio alle ore 11:00.

La vita di Aldo Tortorella. Da giornalista cominciò scrivendo sulle pagine di Genova dell’Unità. Negli anni Settanta fu anche direttore del giornale del Partito comunista italiano. Parlamentare per molti anni, responsabile nazionale della cultura per il Pci, Tortorella fece parte della segreteria di Enrico Berlinguer. Il quotiiano Il Maniesto lo ricorda scrivendo: “Era nato a Napoli il 10 luglio del 1926 e partecipò giovanissimo alla Resistenza, i fascisti lo catturarono ma lui riuscì a fuggire. Contrario alla svolta di Achille Occhetto, è rimasto nel Pds e poi nei Ds che ha lasciato nel 1998 al tempo del governo D’Alema e della guerra del Kosovo”.

Il resto del necrologio del Manifesto. Il giornale comunista aggiunge: “Ha fondato e diretto negli ultimi 25 anni l’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra. Con il Manifesto e il gruppo delle sue fondatrici e fondatori, in particolare con Rossana Rossanda, come racconta lui stesso nel pezzo a lei dedicato tratto dallo speciale per il centenario, ha sempre avuto un rapporto stretto di confronto, critiche e discussioni serrate. Confronto che continuava ancora. Lo piangiamo nel ricordo di una vita intensa. Ci mancherà”.

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