Il sindaco M5s di Roma, Virginia Raggi, ha scelto, d’intesa con i componenti pentastellati della Commissione Bilancio del Comune, l’ex Procuratore Generale della sezione Lazio della Corte dei Conti, Raffaele De Dominicis, per la carica di assessore al Bilancio, lasciata libera da Marcello Minenna, dimessosi per reazione alla revoca della magistrata Raineri dalla carica di direttore generale del Comune in seguito alla indicazione venuta dall’Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone sulla retribuzione che le era stata assegnata in Campidoglio.
Prima di andare in pensione lo giugno scorso, il dottor De Dominicis (foto a lato) si è occupato di Mafia Capitale e della Metro C. A differenza del suo predecessore, non avrà la delega alla gestione delle aziende Partecipate. “Quella delega è stato un errore”, aveva ammesso la Raggi. Ora, per lei resta da trovare un nuovo capo di gabinetto, un assessore al patrimonio e alle partecipate e un nuovo amministratore unico per Ama (l’azienda dei rifiuti), dopo aver scelto Manuel Fantasia come Amministratore Unico di Atac (l’azienda dei trasporti).
Ma soprattutto c’è un’altra grossa grana da risolvere: quella che riguarda l’assessore all’Ambiente Paola Muraro. Ieri molti giornali hanno riferito che sarebbe indagata per i rapporti che aveva avuto con l’Ama come consulente durante le gestioni del Campidoglio precedenti a quella poi assunta da fine giugno dal M5s. E Addirittura lo sarebbe, a sua insaputa, da tre mesi ma senza che le venisse comunicato dalla Procura: cosa insolita e assolutamente inspiegabile, come lo sono una serie di eventi che sembrano costruiti apposta per boicottare l’amministrazione capitolina in carica.
La Muraro questo pomeriggio alle 17 si recherà in Commissione Ecomafie per rispondere dei suoi 12 anni di collaborazione con l’Ama. E con l’occasione ribadirà di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia e di non voler lasciare l’incarico, anzi fa appello al M5S affinché resti unito contro i poteri forti. All’appuntamento con la Commissione Ecomafie andrà da sola, accompagnata non da un avvocato ma da un voluminoso dossier di due faldoni che consegnerà alla Commissione, pronta a rispondere a tutte le domande che le verranno rivolte.
A sua volta il suo avvocato, Salvatore Sciullo, dice: “Sono sbalordito e stupefatto dalle notizie che ho letto oggi su alcuni giornali. Ho appreso che la mia assistita, che non ha ricevuto alcuna comunicazione dalla Procura di Roma, è indagata da tre mesi per abuso di ufficio. Queste notizie non ci fermeranno, l”operazione verità” su Ama va avanti. Siamo pronti a chiarire tutto”.
Il nome della Muraro è stato accostato a più riprese alle indagini, avviate nel mese di luglio dal pm Alberto Galanti, sui costi e le procedure seguite per lo smaltimento nel tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà della società Colari, ossia di Manlio Cerroni, l’ex patron della discarica di Malagrotta chiusa dal sindaco Ignazio Marino (che ha pagato anche per questo, con la sconfessione da parte del Pd). In quella inchiesta i magistrati procedono per il reato di associazione a delinquere, truffa ai danni dell’Ama, frode nelle pubbliche forniture e traffico illecito di rifiuti. Per la Muraro il probe sarebbero le consulenze: dal 2004 al 2016, l’assessore ha lavorato come referente Ippc negli impianti Tmb di Rocca Cencia e di via Salaria. L’ipotesi è che per un lungo periodo siano stato sottoutilizzati, producendo meno scarti in uscita. Al vaglio degli inquirenti anche il trattamento economico che Muraro ha ricevuto dall’Ama negli ultimi anni di consulenze. Nell’inchiesta anche le intercettazioni tra Muraro e Buzzi, il ras delle cooperative di Mafia Capitale.
Per il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, esponente di spicco del M5s, che ha parlato anche della vicenda romana alla festa del “Fatto quotidiano” a Viareggio, ” non esistono le carte (per esempio un avviso di garanzia) per poter valutare la situazione. Tuttavia a chi si sta sfregando le mani dico che il Movimento non ha mai fatto sconti a nessuno, soprattutto al suo interno. Stiano sereni i nostri detrattori, che pensano di azzopparci”.
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