CHAMPIONS LEAGUE/ Il Napoli vola anche in Europa: poker al Benfica e qualificazione agli ottavi più vicina. Hamsik e Mertens sugli scudi

hamsikdi FABIO CAMILLACCI/ Un Napoli da stropicciarsi gli occhi per 70′, rivedibile e supponente (ma senza danni sostanziali) nei restanti 20′. E’ comunque una notte da incorniciare in Champions League per i partenopei: 4-2 al Benfica e primo posto nel girone blindato dopo il successo di Kiev; e perchè no, anche una risposta europea alla Juventus che martedi aveva sbancato con quattro reti Zagabria. Hamsik (foto Ansa) apre le danze, poi un avvio di ripresa travolgente con Mertens (doppietta) e Milik (rigore) strapazzano un Benfica che si sveglia tardi, con i nuovi entrati Gonzalo Guedes e Salvio, facilitati dal black out del Napoli. Alla fine sono però  tre punti pesantissimi in vista del doppio impegno con il Besiktas.

Il match. La partita non fatica a entrare nel vivo: dopo pochi secondi Milik si trova sul piede sbagliato, il destro, il pallone lanciato da Ghoulam che sorprende Lisandro Lopez e Lindelof; poco dopo Hysaj, dopo una smanacciata bassa di Reina, salva sulla linea su Mitroglu. Trema il Napoli al 10′: Grimaldo sfonda sulla sinistra e, complice l’infortunio di Albiol (dentro Maksimovic, all’esordio), arma il sinistro di Mitroglu, bravo Reina a respingere. Dopo il confortante avvio, la squadra di Sarri soffre il 4-4-2 disposto un po’ a sorpresa da Rui Vitoria. Qualcosa nella difesa portoghese però non va, così il Napoli ne approfitta: se Grimaldo riesce in un anticipo clamoroso su Callejon, sul successivo corner Hamsik firma il gol numero 101 in azzurro deviando sul primo palo, di testa, la pennellata di Ghoulam.Esplode il San Paolo, il Napoli è avanti dopo 20′. Il Benfica accusa il colpo, il Napoli riesce a gestire con maggiore serenità il possesso palla, tentando di premiare le nuove verticalizzazioni di Milik e Hamsik, non a bersaglio. E’ soprattutto sulla sinistra, con Mertens e Ghoulam, che la squadra di Sarri crea i maggiori problemi ai portoghesi, incapaci di abbozzare una reazione degna di questo nome.

Benfica annientato. Il peggio deve ancora venire per i lusitani, letteralmente travolti tra il 51′ e il 58′: in sette minuti il Napoli va a segno altre tre volte. Mertens si guadagna e realizza una punizione dal limite sulla quale, in realtà, Julio Cesar non fa un figurone. Il Benfica è al tappeto, il Napoli insiste ed ecco altre due reti: Julio Cesar a valanga su Callejon, Brych concede il rigore che Milik trasforma nel 3-0, nonostante l’ex interista intuisca la traiettoria. Per il polacco tre gol in due gare di Champions. E non finisce qui. Perchè Julio Cesar completa la sua serata horror uscendo malissimo su un cross innocuo di Callejon per Milik, carambola per Mertens e doppietta personale per il belga. A questo punto il Napoli si rilassa e il Benfica va a segno due volte: Jorginho serve Gonzalo Guedes, appena entrato, che batte Reina dopo averlo dribblato; quindi Salvio, altro innesto dalla panchina di Rui Vitoria, sfugge a Ghoulam e beffa il portiere spagnolo in uscita. Finisce 4-2 con qualche piccolo brivido finale (uscita a vuota di Reina): è una sera di festa al San Paolo, il Besiktas è distante 4 punti, il Benfica (come la Dinamo Kiev) addirittura 5. Al netto delle amnesie finali, il Napoli splende anche in Europa.

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