Addio a Laura Troschel, attrice versatile e protagonista di tanti film italiani e soap televisive. Non è riuscita a vincere l’ultima sfida con la malattia. Si è spenta ieri al Gemelli, all’età di 72 anni, ma la notizia, per suo desiderio, è stata data soltanto oggi. I funerali domani (sabato) alle ore 12 nella Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura. Camera ardente dalle 8,30 alle 11 presso il Policlinico Gemelli.
Laura Troschel era approdata giovanissima al cabaret con Castellacci e Pingitore sul palco del Bagaglino nello storico Salone Margherita, divenendone primadonna. Successivamente ha calcato le scene del teatro Brancaccio di Roma come protagonista di due brillanti commedie musicali. Da qui le sue partecipazioni cinematografiche come protagonista e attrice delle commedie anni ’70 e ’80: A mosca cieca (1966); 4 mosche di velluto grigio (1971) regia di Dario Argento; Quel maledetto giorno della resa dei conti (1971); Nerone (1976); La prima notte di nozze (1976); Scherzi da prete (1978); Tutti a scuola (1979); L’imbranato (1979); La gabbia (1985); Diritto di uccidere (2005).
Aveva sposato Pippo Franco, dal quale si era separata dopo anni di lavoro insieme ila cinema e in televisione. Insieme a lui ha condotto C’era una volta Roma, nel 1979, di cui i due coniugi cantavano anche la sigla di testa – Ammazza quanto è bra! – e con lo stesso Pippo Franco e Claudio Cecchetto ha condotto poi nell’autunno 1980 il programma del sabato sera su Rai Uno Scacco matto, abbinato alla Lotteria Italia. I coniugi cantavano sia la sigla di testa che quella di coda.
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