Il Papa nella Arena di Malmo, in Svezia, rivolgendosi ai fedeli Luterani, ha detto: “Non possiamo rassegnarci alla divisione e alla distanza che la separazione ha prodotto tra noi”. E’ la stessa invocazione rivolta nell’omelia che ha pronunciato nella cattedrale luterana di Lund durante la preghiera ecumenica comune in occasione della commemorazione del 500° anniversario della Riforma di Martin Lutero.
“Cattolici e luterani abbiamo cominciato a camminare insieme sulla via della riconciliazione – osserva il Pontefice – Ora, nel contesto della commemorazione comune della Riforma del 1517, abbiamo una nuova opportunità di accogliere un percorso comune, che ha preso forma negli ultimi cinquant’anni nel dialogo ecumenico tra la Federazione Luterana Mondiale e la Chiesa Cattolica. Non possiamo rassegnarci alla divisione e alla distanza che la separazione ha prodotto tra noi”, è l’esortazione del Papa. Il Pontefice ha poi aggiunto: “La separazione è stata indubbiamente una immensa fonte di sofferenze e di incomprensioni”. Ma, aggiunge “al tempo stesso” questa divisione tra cristiani, tra cattolici e luterani, “ci ha portato a prendere coscienza sinceramente che senza Cristo non possiamo fare nulla, dandoci la possibilità di capire meglio alcuni aspetti della nostra fede”.
“Ciò che ci unisce è più grande di ciò che ci divide”. E’ scritto nella Dichiarazione congiunta firmata nella cattedrale luterana di Lund da Papa Francesco e dal vescovo Munib Yunan presidente della Lwf, la Federazione Luterana mondiale. Dichiarazione in cui si impegnano a lavorare insieme per i profughi, i migranti, i richiedenti asilo e per tutti i diritti negati nel mondo.
“Con questa Dichiarazione Congiunta – si legge nel documento – esprimiamo gioiosa gratitudine a Dio per questo momento di preghiera comune nella Cattedrale di Lund, con cui iniziamo l’anno commemorativo del 500° anniversario della Riforma. Cinquant’anni di costante e fruttuoso dialogo ecumenico tra cattolici e luterani ci hanno aiutato a superare molte differenze e hanno approfondito la comprensione e la fiducia tra di noi”.
Al tempo stesso, prosegue la Dichiarazione congiunta, “ci siamo riavvicinati gli uni agli altri tramite il comune servizio al prossimo, spesso in situazioni di sofferenza e di persecuzione. Attraverso il dialogo e la testimonianza condivisa non siamo più estranei. Anzi, abbiamo imparato che ciò che ci unisce è più grande di ciò che ci divide”.
Papa Francesco rende omaggio a Lutero: la dottrina della giustificazione esprime l’essenza dell’esistenza umana di fronte a Dio “L’esperienza spirituale di Martin Lutero ci interpella e ci ricorda che non possiamo fare nulla senza Dio”. Con queste parole Papa Francesco ha reso omaggio al “teologo” che 500 anni fa diede avvio alla Riforma protestante, riconoscendone meriti e valore. “Come posso avere un Dio misericordioso?, questa – ha ricordato – è la domanda che costantemente tormentava Lutero”. E anche per Francesco, “in effetti, la questione del giusto rapporto con Dio è la questione decisiva della vita”. “Come è noto – ha detto ancora il Papa – Lutero ha scoperto questo Dio misericordioso nella Buona Novella di Gesù Cristo incarnato, morto e risorto. E con il concetto di ‘solo per grazia divina‘ ci fa capire che Dio ha sempre l’iniziativa e che precede qualsiasi risposta umana, nel momento stesso in cui cerca di suscitare tale risposta”. Per Papa Francesco, quindi, “la dottrina della giustificazione esprime l’essenza dell’esistenza umana di fronte a Dio”.
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