di FABIO CAMILLACCI/ Pazza Inter. La strampalata società nerazzurra “made in China”, anticipa i tempi, non attende la sosta ed esonera Frank De Boer a due giorni dalla delicata trasferta di Europa League contro il Southampton. Un’altra perla della gestione indo-cinese, dove indo sta per l’indonesiano Thohir. Già fu una follia, frutto di un capriccio di Thohir, cacciare Roberto Mancini in estate, cioè nel pieno della preparazione tecnico-atletica per la stagione 2016-17; ancor più folle fu la decisione di affidare la panchina interista ad un allenatore olandese totalmente a digiuno di calcio italiano. Senza dimenticare che parliamo di un tecnico giovane non di un mostro sacro: un tecnico che finora aveva avuto modo di dimostrare le sue qualità solo in patria con l’Ajax, fucina di giovani promettenti. Una sorta di laboratorio per la Nazionale arancione del futuro. Diverso è riportare in auge una nobile decaduta del nostro calcio come l’Inter. E visto come l’anno scorso ha perso il titolo della Eredivisie (il massimo torneo d’Olanda) all’ultima giornata (tanta sfortuna contro l’ultima in classifica), De Boer non è nemmeno un generale fortunato. La conferma è arrivata nelle poche partite affrontate da allenatore dell’Inter. Domanda per i dirigenti nerazzurri in piena confusione: ma cosa è cambiato dalla vittoria col Torino alla sconfitta di Genova contro la Sampdoria? Tanto valeva esonerare De Boer domenica 23 ottobre dopo la caduta di Bergamo con l’Atalanta.
L’ufficialità dell’esonero di De Boer. Il comunicato con cui il club nerazzurro ha chiuso la breve parentesi (appena tre mesi) con il tecnico olandese è arrivato alle 12:33 di martedi 1 novembre: ”La società nerazzurra annuncia di aver risolto nella giornata di oggi il contratto dell’allenatore Frank De Boer. La guida della prima squadra viene affidata momentaneamente al tecnico della Primavera Stefano Vecchi, che sarà sulla panchina nerazzurra per il match di Europa League contro il Southampton. La società ringrazia Frank e il suo staff per il lavoro svolto con il club, augurando loro il meglio per il futuro. Ulteriori aggiornamenti riguardanti la guida tecnica della prima squadra verranno comunicati successivamente”.
La squadra a Vecchi. L’ex tecnico della Primavera ha guidato l’allenamento di questa mattina e sarà in panchina giovedì in occasione della sfida di Europa League contro il Southampton, e salvo altre folli decisioni dell’ultim’ora, Vecchi siederà in panchina anche per la partita contro il Crotone, in programma domenica a San Siro. De Boer, nel frattempo, poco dopo aver lasciato il centro sportivo ha mandato un messaggio via Instagram: “Peccato sia finita così: serviva più tempo. Grazie tifosi”. Già, serviva più tempo, ma, l’Inter non può più aspettare dopo tanti fallimenti: servono risultati concreti subito. Sia chiaro, l’esonero di De Boer non cambierà improvvisamente le cose, anche perchè l’olandese non è il solo responsabile di questo disastroso avvio di stagione interista. L’Inter ha una rosa di qualità ma limitata e incompleta in tutti i reparti. Diciamo che per come è stata costruita negli ultimi 2 anni, cioè continuamente montata e smontata, questa squadra è difficile da assemblare dal punto di vista tecnico-tattico. Non è una squadra. A tratti può giocare bene e godere delle invenzioni di alcuni singoli, ma non è una squadra. Per il successore di De Boer, ci sarà tantissimo da lavorare.
Confermate le anticipazioni di Altroquotidiano sul nome del successore di De Boer. Dopo una serie infinita di conference call tra Milano e Nanchino (impensabile gestire così un club di calcio), i vertici di Suning voleranno in Italia venerdì per incontrare i candidati alla successione di De Boer. Stefano Pioli, caldeggiato dal direttore sportivo Piero Ausilio, al momento è il favorito. L’ex Lazio, che è rientrato in Italia da una vacanza in America, è legato alla società di Claudio Lotito fino a giugno 2017. Pioli firmerebbe un accordo fino a giugno 2018 per 1,3 milioni a stagione (nella foto: Pioli quando allenava la Lazio). Ma Pioli non è l’unica alternativa presa in considerazione dai nerazzurri, con lui in lista ci sono Francesco Guidolin, Andrea Mandorlini e André Villas-Boas, quest’ultimo straniero come De Boer, ma, rispetto all’olandese, buon conoscitore del campionato italiano essendo stato collaboratore di Josè Mourinho negli anni nerazzurri. Più complicate le piste che portano a Blanc, Leonardo, Hiddink e Bielsa. Se fosse quest’ultimo, pensate che coppia: il “Loco” e la pazza Inter.
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