Sono gravi le condizioni del cardiologo Stefano Tondi, primario del reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Baggiovara di Modena, aggredito ieri sera a Vignola (provincia di Modena) insieme con il figlio da un individuo che, con un fucile giocattolo, gli spruzzato contro di loro acido, pare soda caustica, soprattutto sul volto.
Da quanto si apprende dal Policlinico di Modena, il medico ha riportato una diffusa ustione della superficie corneale e congiuntivale e ustioni al cuoio capelluto e al volto, con un calo visivo sulla cui evoluzione al momento non è possibile alcuna previsione.
Il primario è ricoverato nelle degenze del Dipartimento Test-Collo insieme al figlio diciannovenne Michele coinvolto nell’aggressione avvenuta sotto casa. I due pazienti sono seguiti dall’Oculistica, diretta dal professor Gianmaria Cavallini, e dalla Dermatologia, diretta dal professor Giovanni Pellacani.
Al momento del ricovero i sanitari di Modena Soccorso e poi del Pronto Soccorso del Policlinico hanno gestito la fase acuta delle ustioni subite dal dottor Tondi con lavaggi che hanno lo scopo di ridurre il danno. Ora siamo nella gestione della seconda fase, che mira a limitare le possibili conseguenze, dal cui esito dipenderà la prognosi visiva del paziente.
Il figlio Michele ha riportato ustioni profonde su un’area più ristretta del cuoio capelluto e resterà ricoverato almeno sino all’inizio della prossima settimana per le medicazioni necessarie.
La direzione generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e quella dell’Azienda Usl di Modena si dicono “profondamente colpite dall’accaduto e sono vicine a Stefano e Michele e ai loro famigliari in questo momento difficile”.
Secondo le prime indagini, l’aggressione potrebbe essere collegata all’inchiesta su alcuni casi di assenteismo o di mala sanità per la quale il dottor Tondi avrebbe dato il contributo della sua testimonianza.
Commenta per primo