REFERENDUM. DOPPIA BOCCIATURA: PER LA RIFORMA E PER IL GOVERNO. E RENZI SI DIMETTE. Al NO il 59,95%, al SI il 40,05%

Renzi addio con mogliedi LUCA DELLA MONICA – Il referendum  costituzionale ha segnato una clamorosa sconfitta della riforma Boschi e del suo principale fautore e propagandista, Matteo Renzi. Il quale poco dopo la mezzanotte – in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, con accanto sua moglie Agnese (foto Ansa) – ha ammesso la sconfitta ed ha annunciato  le dimissioni da capo del governo, dimissioni che presenterà al presidente della Repubblica nel pomeriggio dopo aver riunito il Consiglio dei ministri.

Il risultato finale è stato il seguente: al NO il 59,95%, al SI il 40,05%, compresi gli italiani all’estero (che hanno dato il 64% al Sì). In cifra assoluta la differenza è di oltre 6 milioni di voti: 19.419.507 per il No contro 13.432.208 al Sì.

Va detto che questo voto assume un valore particolare in considerazione del fatto che c’è stata un’affluenza alle urne eccezionalmente alta: del 68,48% degli elettori sono andati a votare. Quindi importante il successo del No, ma pesante la sconfitta di Renzi, il quale aveva peraltro detto che una percentuale di votanti alta avrebbe dato la vittoria al Sì. Così come era convinto che, occupando per settimane e settimane  le televisioni con la sua immagine e la sua propaganda, avrebbe ottenuto il successo. E invece gli è andata male. Insomma ha dimostrato che non ha capito nulla dell’Italia e degli italiani. I quali hanno respinto la sua demagogia e il suo populismo a buon mercato.

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