di FABIO CAMILLACCI/ Juventus batte Roma 1-0: Allegri meglio di Spalletti, Higuain meglio di Dzeko. Questo tanto per inquadrare le sfide nelle sfide indicate dai media alla vigilia della superpartita di Torino. Decide il match una perla dell’attaccante argentino bianconero; ma, le mosse del tecnico giallorosso e il pessimo approccio alla gara da parte della Roma agevolano il lavoro di Buffon e compagni. Spalletti sbaglia formazione e parte con un prudente 4-5-1 mascherato da 4-2-3-1, con Dzeko unico attaccante di ruolo. Salah non al meglio ed El Shaarawy partono dalla panchina. Nei primi 25 minuti, gol del “Pipita” a parte, la Roma rischia il crollo. La tengono in vita solo le grandi parate di Szczęsny. Tra i titolari a sorpresa c’è Gerson giovane e fragile centrocampista brasiliano fin qui utilizzato solo in Europa League e in qualche spezzone di partita in campionato. Scelta inopportuna quella dell’allenatore romanista che poi smentisce se stesso sostituendo Gerson a fine primo tempo. Non puoi pensare di lanciare un calciatore acerbo nell’inferno dello Stadium contro la squadra più forte d’Italia e tra le più forti d’Europa, per poi bocciarlo e sostituirlo. Così rischi di perderlo per sempre o quasi (nella foto LaPresse-Gazzetta.it in alto: la gioia di Higuain dopo il gol.
Juve sempre più in fuga. Sta di fatto che la Juventus capolista e padrona, si prende i tre punti e torna a +7 facendo forse apparire la scritta “game over” sul display della Serie A. La Vecchia Signora si laurea in anticipo campione d’inverno e sappiamo che per le statistiche questo titolo platonico vale più di mezzo scudetto. Quasi sempre chi si laurea campione d’inverno poi si aggiudica il tricolore. La Roma comunque resta seconda in classifica in solitudine perchè il Milan nell’altro anticipo della 17° giornata non va oltre lo 0-0 al Meazza contro l’Atalanta.
Higuain, solo gol pesanti: e ora la Supercoppa col Milan. La quinta rete stagionale decisiva di Gonzalo Higuain (la decima in totale in campionato) conferma che l’acquisto estivo più pagato fa la differenza. Dopo aver castigato il “suo” Napoli, il “Pipita” stende pure la Roma (nella foto a sinistra: il momento in cui Higuain scaglia il tiro della vittoria). Un segnale pesantissimo al campionato prima di andarsi a giocare venerdì prossimo la Supercoppa italiana col Milan a Doha in Quatar. Nonostante tutto, la Roma non esce ridimensionata dal big-match. La bilancia delle occasioni pende dalla parte della Juve. E come detto Szczesny è il migliore della Roma. I giallorossi però sono alla pari sul piano mentale: non “sbracano” dopo un brutto inizio, chiudono le due frazioni in avanti. Quello che manca è la qualità nella rifinitura e nella conclusione. Perché se Higuain decide, Dzeko non incide, cedendo alla superiorità di Rugani e Chiellini.
Altre note tecnico-tattiche. La catena di destra giallorossa con Rudiger in fase offensiva è nulla; e per fortuna che Alex Sandro è in serata normale. Lo strappo iniziale della Juventus nasce dalla voglia che ha Mandzukic di mangiarsi la partita: non a caso il croato confeziona il primo recupero con palla a Higuain dopo soli 50 secondi. E Szczesny è bravissimo sul “Pipita”, imbeccato ancora dall’attaccante slavo. La Roma patisce l’inferiorità numerica in mezzo con De Rossi e Strootman in difficoltà iniziale. Pjanic è bravo a galleggiare tra le linee, pur senza inventare cose trascendentali. La Roma si rinfranca nella seconda metà di primo tempo. E’ un grande Nainggolan a prendersi la squadra sulle spalle: lo trovi a recuperare palla nella sua area, ad appoggiare Dzeko. E riesce pure ad andare al tiro. “Ninja” guerriero e giocatore totale. L’occasione più ghiotta per la Roma è una mischia da corner, con Manolas murato da Rugani. L’atteggiamento dei giallorossi convince alla distanza, la produzione offensiva molto meno; anche perché dalle fasce, con un Perotti scialbo, arriva pochino.
Secondo tempo con la Roma in crescendo. L’infortunio di Pjanic in avvio di ripresa, che già non stava bene, costringe Allegri a ridisegnare la Juventus col 4-4-2: spazio a Cuadrado. Mentre Spalletti riparte col cambio non quotato dai bookmaker: Salah per Gerson. Mandzukic continua a far capire perché per Allegri sarà complicatissimo toglierlo dal match, mentre Rugani si laurea col massimo dei voti. Il borsino giallorosso tende nuovamente al rialzo, dopo che Szczesny evita il 2-0 con una parata meravigliosa su Sturaro, messo in porta dal solito Mandzukic. C’è il rientrante Barzagli per il 3-5-2 Juve, e il faraone per De Rossi, per un 4-2-3-1 ora parecchio offensivo. La Roma, spinge, crea un paio di mischie pericolose, ma, è Szczesny a regalare la parata migliore in chiusura, ancora sull’ottimo Sturaro. Sturaro, novello Gattuso, simbolo di una Juventus che lotta sempre e non molla mai. Soprattutto, una Juventus che certe partite non le sbaglia mai. Non a caso i bianconeri si laureano campioni d’Italia da 5 anni consecutivi e si apprestano a conquistare il sesto titolo di fila: tanta roba, roba da record assoluto. La nota più lieta è che stavolta per uno Juventus-Roma si parla di calcio e non dell’arbitro. Per la cronaca, Orsato risulta tra i migliori in campo.
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