Sabato 6 e domenica 7 gli elettori milanesi del centrosinistra decideranno con le primarie chi tra Giuseppe Sala, Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta, sarà il candidato sindaco di Milano alle prossime elezioni comunali. Ai seggi, che questa volta non saranno i tradizionali gazebo ma sedi di partito, circoli Arci, negozi, librerie, si potranno presentare tutti i milanesi residenti, dai 16 anni in su, con il solito discutibile criterio di consentire a tutti (anche non elettori del Pd) di partecipare alla scelta.
Sabato 6 febbraio, i seggi allestiti saranno nove, uno per ogni zona della città, che resteranno aperti dalle 8 alle 18. Domenica 7 febbraio invece saranno 150, aperti dalle 8 alle 20. A tenere aperti i seggi saranno circa mille volontari.
Per evitare che uno stesso elettore possa votare più volte i militanti avranno degli elenchi dei residenti aggiornati al 31 gennaio 2016. Una volta individuato il seggio di riferimento (anche attraverso il sito www.primariemilano.it), che è quello collegato alla residenza, gli elettori dovranno andare al voto con un documento di identità (carta di identità, patente o passaporto).
La tessera elettorale non servirà più, una volta al seggio, l’elettore potrà votare dopo aver sottoscritto la Carta dei valori del centrosinistra e dopo aver versato il contributo minimo di 2 euro. L’incasso verrà utilizzato per coprire i costi di organizzazione delle primarie. Concluse le operazioni di registrazione il cittadino potrà votare il candidato barrando la casella relativa al nome. Il comitato promotore delle primarie renderà noti i dati sull’affluenza alle urne nel corso delle giornate di sabato e domenica (alle 13 e alle 16.30), mentre dalle 20 i risultati dello spoglio si potranno conoscere al teatro Elfo Puccini di Milano, dove probabilmente in serata arriverà anche il vincitore.
L’obiettivo del comitato organizzatore è quello di portare al voto ancora più persone che nel 2010, quando circa 67 mila cittadini parteciparono alle primarie.
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