A Roma ignoti appiccano il fuoco al portone dell’Istituto Superiore di Sanità: una insulsa quanto minacciosa protesta contro le misure anti-covid?


Non si riesce ancora a capire chi e perché ieri sera dei malfattori abbiano tentato di dar fuoco al portone d’ingresso dell’Istituto Superiore di Sanità a Roma, in via Giano Della Bella. Poiché si era alla vigilia dell’entrata in vigore delle ulteriori norme di precauzione anti-covid, vi è da supporre che coloro che hanno messo in atto questo atto di vandalismo avessero l’intenzione di inscenare una sorta di insulsa quanto pericolosa forma di protesta.
Per fortuna il personale della vigilanza e i carabinieri sono immediatamente intervenuti riuscendo a limitare il danno (come si può constatare dalla foto). Resta tuttavia la gravità dell’atto incendiario, perché l’Istituto Superiore di Sanità è la sede dove operano i membri del Comitato Tecnico-Scientifico che da un anno dà al Governo la consulenza necessaria alla valutazione dell’andamento della pandemia e alla indicazione dei mezzi per combatterla.

Gli autori dell’impresa vandalica hanno cosparso di liquido il portone, gli hanno dato fuoco e si sono dati alla fuga. Il portone è stato danneggiato dalle fiamme e il fumo ha invaso l’atrio dell’istituto. I custodi sono intervenuti e hanno dato l’allarme. Alcuni dipendenti avevano da poco lasciato l’Istituto. Al vaglio dei carabinieri le immagini delle telecamere della strade attorno all’Istituto. Al momento gli investigatori non escludono nessuna pista: dal gesto di un folle ad un atto dimostrativo. A spegnere le fiamme con un estintore in dotazione all’auto di servizio una pattuglia dei carabinieri. Il Nucleo Investigativo ha effettuato i rilievi per fare una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica.
 Il ministro della Salute Roberto Speranza in un post scrive: “Sono inaccettabili gli atti intimidatori contro l’Istituto Superiore di Sanità. A Silvio Brusaferro e a tutte le donne e gli uomini dell’ISS va il mio pieno sostegno e la gratitudine per il lavoro straordinario fatto ogni giorno al servizio del Paese. Il nemico è il virus. Non chi si impegna per combatterlo”.
Il presidente dell’Istituto Silvio Brusaferro e il Direttore Generale Andrea Piccioli a loro volta hanno detto:  “L’Istituto, fin dall’inizio della pandemia, lavora incessantemente per dare il massimo sostegno scientifico alla gestione dell’emergenza nell’unico interesse di tutelare la salute di tutti i cittadini e delle nostre comunità. Continueremo perciò a servire il nostro Paese per superare insieme questa pandemia“. Inoltre
in una comunicazione interna ai dipendenti raccomandano di alzare il livello di attenzione: “Oltre ai sistemi di sorveglianza ed allerta già in essere – affermano – raccomandiamo a tutti massima attenzione e vigilanza” .

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