A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n. 148) di Lucio De Sanctis/ Mercato dell’usato a gonfie vele. Sale la percentuale dalle Euro 4 in su. Gpl e metano in vetta alle alimentazioni alternative. Veicoli commerciali troppo anziani. I 60 anni della Cinqucentento

di LUCIO DE SANCTIS

Sempre ok il mercato auto usate – Ennesimo bilancio positivo a novembre per il mercato italiano dell’usato, che prosegue nel trend di crescita avviato nel 2017. I passaggi di proprietà delle quattro ruote, depurati dalle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), nel mese di novembre hanno messo a segno un incremento del 6,5% rispetto all’analogo mese del 2016. Per ogni 100 autovetture nuove, a novembre ne sono state vendute 162 usate e 146 nei primi undici mesi dell’anno. I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile ‘Auto-Trend, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del Pra, consultabile sul sito www.aci.it

Crescita più contenuta per i passaggi di proprietà dei motocicli, che al netto delle minivolture hanno chiuso novembre con una variazione mensile positiva dell’1,1%. Nel periodo gennaio-novembre 2017 sono stati registrati complessivamente incrementi del 5,4% per le autovetture, dell’1,7% per i motocicli e del 4,1% per tutti i veicoli.

58,5% auto sopra Euro 4 In Italia più della metà del parco circolante di autovetture è di categoria Euro 4 o superiore, cioè costituito da veicoli immatricolati dopo il 2006 e che dispongono dei più recenti dispositivi atti a ridurre le emissioni di sostanze inquinanti e nocive. Come emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su dati Aci, le auto Euro 4, Euro 5 ed Euro 6 rappresentano infatti il 58,5% del totale del parco circolante. Si tratta di un dato di grande interesse, considerato che nel 2011 la quota di tali vetture era pari al 42,1% del totale. Ciò vuol dire che negli ultimi cinque anni l’incidenza delle auto di categoria Euro 4 o superiore sul totale del parco circolante è cresciuta di ben 15,6 punti percentuali.

I dati dell’elaborazione (vedi tabella realizzata dall’Osservatorio Autopromotec) evidenziano nel dettaglio come è cambiata dal 2011 al 2016 la composizione del parco circolante per categoria di emissione. A fronte dell’aumento della quota complessiva delle auto di categoria Euro 4 o superiore, si è registrata ovviamente una diminuzione della quota di auto fino alla categoria Euro 3 compresa. La quota di queste vetture, che hanno più di 11 anni di età e quindi possiedono livelli di inquinamento (e di sicurezza) molto lontani dai modelli di più recente produzione, è diminuita passando dal 57% del totale del 2011 al 41,5% del totale del 2016. In particolare, vi è stata una diminuzione più consistente della quota di vetture Euro 2 ed Euro 3 rispetto alle auto appartenenti alle categorie Euro 0 ed Euro 1.

Negli ultimi anni, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, sono stati fatti importanti passi avanti nella riduzione delle emissioni di molti inquinanti anche grazie allo sviluppo dell’industria motoristica che ha investito in tecnologie innovative a basso impatto ambientale.

Occorre però ricordare che sulle emissioni di un autoveicolo influiscono certamente le caratteristiche costruttive e quindi la categoria Euro di appartenenza, ma determinante è anche lo stato del mezzo: in assenza di una regolare manutenzione, le emissioni inquinanti e nocive tendono infatti ad aumentare. Per ridurre ulteriormente le emissioni è indispensabile mantenere in buone condizioni tutto il parco circolante con opportuni interventi di manutenzione, oltre ad effettuare la revisione periodica degli autoveicoli che è obbligatoria per legge

Le alimentazioni alternative – In Italia circolano 3.249.122 autovetture alimentate grazie a propulsioni e carburanti alternativi. Di queste 2.211.368 (5,84%) sono a doppia alimentazione benzina – GPL, 911.246 (2,41) a doppia alimentazione benzina – Metano, 117.433 (0,31%) sono ibride benzina, 5.743 (0,02%) elettriche e infine 3.332 (0,01%) ibride gasolio.

Tutte insieme rappresentano l’8,58% del circolante, che è pari a 37.876.138 unità. In crescita, rispetto al 2016, quando su un circolante autovetture di 37.351.233 di unità, le alternative valevano l’8,33%.

Gpl e metano continuano quindi a essere i carburanti alternativi più diffusi in Italia.  I dati, di fonte Aci e aggiornati al 31 dicembre 2016, sono stati diffusi dal Centro Studi del Consorzio Ecogas, che ha stilato anche la classifica delle Regioni italiane.

I primi gradini del podio per numero di autovetture alternative circolanti sono occupati dall’Emilia Romagna con 513.805 unità, seguita dalla Lombardia a quota 421.185 e dal Veneto con 335.130 unità. Seguono la Campania (317.465), il Lazio (284.216), il Piemonte (268.808), la Toscana (235.366), le Marche (183.962), la Puglia (178.884) e la Sicilia (130.922). Fanalini di coda Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta.

Se si considera invece il circolante con propulsioni ecologiche in rapporto al totale, al primo posto si conferma l’Emilia Romagna con il 18,31%, seguita dalle Marche con il 18,30, dall’Umbria con il 12,77 e dal Veneto con il 10,95. Sopra la media nazionale dell’8,58% anche Toscana (9,61), Abruzzo (9,52), Campania (9,37) e Piemonte (9,32). In fondo alla classifica Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Valle d’Aosta.

Questi ed altri dati sono disponibili al punto informativo del Consorzio Ecogas al Motor Show di Bologna fino al 10 dicembre 2017, padiglione 22, stand A 47.

Bene i pesanti, male i leggeri – Il Centro Studi e Statistiche UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha elaborato le stime relative all’andamento del mese di novembre, dalle quali emerge che il mercato complessivo dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5t fa registrare una flessione di 2,4% rispetto allo stesso mese del 2016 (con 2.380 unità immatricolate contro 2.439). Per i primi undici mesi del 2017 il dato cumulato porta ancora un segno positivo del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2016 (con 21.384 unità immatricolate contro 20.502).
Positivo il comparto dei veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore alle 16t, che pure se in diminuzione rispetto ad ottobre, registra un andamento in novembre 2017 corrispondente a +5,3% sul novembre 2016 (con 1.960 unità contro 1.862).
Il cumulato dei primi undici mesi del 2017, con 17.206 unità immatricolate contro le 15.839 del 2016, denuncia un incremento dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2016

Negli ultimi mesi è invece andato in sensibile flessione il mercato dei veicoli da 3,5t a 6t, cioè dei mezzi adibiti alla distribuzione, nonostante le campagne di sostegno al rinnovo del parco messe in atto da molte amministrazioni locali.

“In queste condizioni – ha osservato Franco Fenoglio, presidente della sezione veicoli Industriali di UNRAE – sarà necessario attendere le stime di dicembre per poter avanzare ipotesi attendibili sul mercato complessivo dei veicoli industriali nel 2017 e fare un confronto ragionato col 2016. È comunque azzardato pronosticare sul 2018″.

Commerciali troppo anziani – In Italia l’età media dei veicoli commerciali medi e pesanti (e cioè con PTT maggiore di 3,5 tonnellate) in circolazione è di 13,2 anni. Il dato, che emerge da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Acea, è nettamente superiore al dato medio dell’intera UE, che è di 11,7 anni. In Italia l’età media del parco circolante di veicoli commerciali medi e pesanti è maggiore anche rispetto a quella dei maggiori paesi europei (Germania, Francia, Regno Unito e Spagna).

L’aumento delle immatricolazioni di veicoli commerciali può accelerare il processo di ricambio del parco circolante, togliendo dalla strada i mezzi più vecchi, più inquinanti e meno sicuri, con effetti positivi anche sulla diminuzione dell’età media dei mezzi in circolazione. In ogni caso già oggi è possibile per le aziende di trasporto ottenere una gestione più efficiente, più sicura e meno inquinante dei mezzi della loro flotta. Proprio con queste finalità Continental ha sviluppato il programma Conti360° Fleet Services, che raggruppa un insieme di prodotti e servizi su misura per le flotte di veicoli pesanti.

La 500 festeggia i 60 anni – Nell’anno del sessantesimo anniversario, grandi festeggiamenti per l’iconica Fiat 500 . La regina dello stand Fiat al MotorShow è la 500 nella serie speciale, quella che celebra la storia del modello apparso per la prima volta nel 1956. Realizzata solo in carrozzeria cabrio, presenta una verniciatura bicolore che rievoca gli anni della Dolcevita, grazie al contrasto tra le tonalità cristallo e avorio, abbinati alla capote grigia. La completano le calotte cromate degli specchietti e i cerchi in lega da 16 pollici. Rispetto alla versione degli anni cinquanta, questo modello è equipaggiato con le ultime tecnologie, come il sistema radio Uconnect HD Nav touch da 7 pollici, Bluetooth, sistema di navigazione e ingressi Usb e Aux. Sotto il cofano si nasconde un motore benzina 1.2 da 69 cavalli. Nello stand grande spazio anche alle famiglie Cross e S-Design. La prima rappresentata da Panda City Cross, 500L Cross e Fullback City. Mentre, per la seconda, troviamo 500X S-Design e Tipo S-Design, che uniscono sportività e stile dinamico.

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