Il noleggio è in aumento – Nei primi 6 mesi dell’anno il noleggio veicoli ha confermato il ruolo strategico a supporto della mobilità aziendale e turistica del nostro Paese. Positivi tutti gli indicatori: tiene il fatturato (+1,9%), cresce la flotta (+3,3%), le immatricolazioni danno consistenza a un mercato dell’auto in leggera ripresa (19,6%) Sono questi i principali dati che emergono dal report semestrale sullo stato di salute del comparto condotto da ANIASA – l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria. La crescita del noleggio è indice di una costante, graduale affermazione del concetto di utilizzo su quello di proprietà.
Noleggio a lungo termine
A sostenere il flusso di auto nuove e la crescita della flotta nel primo semestre ci hanno pensato soprattutto le attività di noleggio di auto aziendali. Lo sviluppo della flotta è il risultato di diversi fattori: numerose grandi aziende, dopo mesi di rinvii, hanno provveduto a rinnovare il proprio parco auto; si è confermato il trend del rent-to-rent (società di rent-a-car che prendono le auto in locazione da quelle del lungo termine); il dato più positivo ha riguardato però l’ampliamento di nuova clientela (sempre più professionisti e PMI) che si è affidata alla formula del long term. Si conferma la forte richiesta di veicoli a noleggio da parte di privati, in particolare di city car ed utilitarie.
Noleggio a breve termine
I dati del primo semestre 2015 hanno confermato l’andamento positivo del noleggio a breve termine, con un fatturato di circa 451 milioni di euro (+2,8% rispetto ai primi sei mesi 2014) e un significativo aumento dei giorni di noleggio che hanno superato quota 12,7 milioni (+5,7%). La crescita è stata guidata ancora una volta dalle location aeroportuali (+3,3%), ma hanno mostrato segnali incoraggianti anche quelle situate nei centri cittadini o presso le stazioni ferroviarie (+2%). A crescere è stato soprattutto il numero dei clienti che ha noleggiato rivolgendosi direttamente agli operatori attraverso siti o punti vendita (+4,5%). Nei primi sei mesi dell’anno oltre 11.400 persone al giorno (circa 475 ogni ora) hanno fatto ricorso ai servizi del rent-a-car.
Auto future connesse e condivise – Il mercato delle “connected car” varrà oltre 40 miliardi di euro entro il 2018 e crescerà ogni anno mediamente del 20%. I sistemi di “guida assistita” porteranno nei prossimi 20 anni grandi cambiamenti, destinati a incidere ben oltre la mobilità individuale. La propulsione elettrica è oggi ancora un mercato di nicchia (solo lo 0,1% del parco circolante mondiale, 700.000 veicoli), ma è destinato a consolidarsi nei prossimi anni. Intanto, la crescita del car-sharing a livello mondiale negli ultimi otto anni é stata particolarmente significativa: il numero complessivo di iscritti al servizio è passato dai 400mila del 2006 ai 4,9 milioni del 2014 (crescita media annua del 39%); parallelamente il numero dei veicoli in flotta è passato dagli 11.200 ai 92.200. Questi i principali trend che emergono dall’analisi condotta a livello mondiale dalla società globale di consulenza aziendale AlixPartners dal titolo “Connected, Autonomous, Shared, Electrcified, verso l’Auto del futuro”, i cui risultati sono stati illustrati da Giacomo Mori, Managing Director di AlixPartners in Italia, nel corso della manifestazione #FORUMAutoMotive, promossa a Milano con l’obiettivo di dare una nuova forte scossa ai protagonisti della mobilità a motore. La ricerca evidenzia come l’industria automobilistica sia oggi chiamata ad affrontare enormi e costose sfide tecnologiche, destinate a stravolgere nei prossimi 20 anni le attuali forme di mobilità e trasporto.
Opel, un radar esclude l’autista – Nel traffico urbano si verificano di frequente situazioni a fronte delle quali chi guida può non avere tempo sufficiente per reagire – auto che escono improvvisamente da un parcheggio, bambini nascosti dietro alle auto parcheggiate che corrono improvvisamente in strada. Opel ha costruito una Insignia dimostrativa dotata delle tecnologie più avanzate, che non solo avverte chi si trova al volante di questi tipi di pericoli, ma è anche in grado di evitare incidenti con altri veicoli o pedoni agendo in modo automatico sullo sterzo e i freni. La vettura è dotata di una telecamera e di un radar avanzati, e di uno sterzo e di un impianto frenante modificati, che possono assumere il controllo del veicolo in caso di necessità. Un altro prototipo Opel mostra i possibili sviluppi dei sistemi di assistenza alla guida attraverso lo studio del comportamento di chi si trova al volante. Utilizzando i dati forniti dal veicolo, dalla telecamera anteriore e da una telecamera in grado di rilevare i movimenti del capo, un algoritmo specifico analizza i modelli di comportamento del guidatore per prevedere in anticipo se, per esempio, sarà effettuata una manovra di cambio corsia o no.
Anfia: “VW, fatto grave ma circoscritto” – “In riferimento al caso Volkswagen – ha dichiarato il Presidente ANFIA Roberto Vavassori – riteniamo importante ribadire che si tratta di un fatto grave, ma circoscritto e che le auto nuove di classe Euro 6 in vendita presso i concessionari – l’obbligo del nuovo standard è entrato in vigore il 1° settembre scorso – non sono toccate dal problema del software in questione. Si tratta di precisazioni doverose per evitare che messaggi non aderenti alla realtà intacchino la fiducia nell’intero settore automotive e, al contempo, spingano le istituzioni di Bruxelles, sull’onda emotiva dettata dalla vicenda, a precipitare soluzioni normative che non porterebbero i risultati sperati, mettendo però in forte difficoltà l’industria automotive, con ripercussioni negative sulle scelte dei consumatori e sull’occupazione nel comparto.
Buone intenzioni di acquisto – Un’indagine Istat sulle intenzioni di acquisto delle autovetture nei prossimi 12 mesi, conferma il trend in corso del mercato auto. Gli italiani che hanno espresso un’intenzione favorevole all’acquisto di una auto nei dodici mesi successivi sono passati dal 5,1% (somma di risposte “certamente si” e “probabilmente si”) di gennaio e di luglio. Pur in un contesto economico non ancora così rassicurante, la ripresa delle vendite di auto è senz’altro in controtendenza rispetto ad altri consumi, che comunque risultano in crescita. La mobilità automobilistica rappresenta la quasi totalità della domanda di spostamento nel nostro Paese (82,7% per attività di lavoro e tempo libero), tuttavia si registra un calo di consensi rispetto al trasporto con mezzi privati. Purtroppo il trasporto pubblico locale non è sempre in grado di competere con il mezzo privato, che risponde meglio ai bisogni di chi abita fuori città.
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