Mercato auto: 2015 a tutto gas – L’anno 2015 si è chiuso, secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con 1.574.872 autovetture vendute, in crescita del 15,8% rispetto alle 1.360.578 dello scorso anno. Nel solo mese di dicembre, sono state immatricolate 109.395 autovetture con un incremento del 18,7% rispetto alle 92.199 auto vendute nello stesso periodo dello scorso anno. Nel solo dicembre la raccolta contratti si è posizionata su 153.000 unità, in crescita di oltre il 23%. I dati della struttura del mercato dell’intero 2015 evidenziano una buona ripresa degli acquisti delle famiglie, che crescono del 18% con 1.009.537 immatricolazioni, raggiungendo il 63,7% di quota sul totale (+1,3 punti percentuali), con un dicembre in aumento in volume di oltre il 20%. Un andamento decisamente positivo, allineato a quello dei privati, è stato realizzato dalle vendite a noleggio, anch’esse in aumento nel totale 2015 del 18% (311.352 unità vendute), giungendo a rappresentare quasi 1/5 del totale mercato. A tale risultato hanno contribuito in egual misura il noleggio a breve termine, al 7,6% di quota, ed il lungo termine al 12,1% del totale. Nel solo dicembre il noleggio ha segnato un incremento del 23,7% (+56,5% il breve e +10,3% il lungo termine). Si mantengono positive, anche se con tassi moderati, le vendite a società che nel 2015, con 262.729 auto immatricolate, crescono del 4,9%, vedendo la propria quota ridursi per effetto mix canali di vendita e fermandosi al 16,6% del totale, con 1,7 punti in meno del 2014. E’ stata buona la performance 2015 per diesel e benzina, rispettivamente in crescita del 16,6% e del 24,8% che porta il diesel a rappresentare il 55,6% del mercato e la benzina il 31,1%. Anche le ibride si incrementano in volume del 21,5% e le elettriche del 31,5%, rimanendo entrambe stabili in quota. Il 2015 nel suo complesso ha, invece, evidenziato una flessione per il GPL (-3% in volume ed una quota che scende al 7,6%) e soprattutto per il metano: -13% e una rappresentatività che si ferma al 4%.
Con le tabelle che vi proponiamo qui di seguito si scende nel dettaglio: sono quantificate le top ten nelle immatricolazioni di autovetture e fuoristrada divise per tipo di alimentazione. Ne vengono fuori cifre interessanti che vale la pena di analizzare in quanto rispecchiano i gusti e le propensioni tecniche degli italiani.
29 miliardi spesi in auto nuove – Sono 29,4 i miliardi di euro spesi in Italia nel 2015 per acquistare nuove automobili, 4,0 miliardi in più del 2014. È la stima del Centro Studi Fleet&Mobility, elaborata sulla base dei dati a volume dell’Unrae e dei loro parametri proprietari, frutto dell’analisi sul Mercato Auto a Valore che effettua dal 2006.
Il 62% degli acquisti (pari a quasi 18,2 miliardi) è stato fatto dai privati, segmento che include anche le Partite IVA, con un incremento sull’anno precedente di 2,9 miliardi, con un prezzo medio netto di acquisto pari a 17.989 euro.
La domanda dei noleggiatori è aumentata del 18% passando dai 4,9 miliardi del 2014 a oltre 5,8 miliardi del 2015 (+900 milioni di euro di auto acquistate), e rappresenta il 20% del totale, con un prezzo medio netto di acquisto pari a 18.754 euro.
Le società, che coprono il 18% del mercato, hanno acquistato auto per 5,4 miliardi, con una crescita di 200 milioni e con un prezzo medio netto di acquisto pari a 20.563 euro.
“La robusta crescita da parte dei privati (+19%) è il segno di una fiducia ritrovata, perché l’auto nuova si acquista quando la prospettiva economica personale è positiva – spiega Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi e docente di Sistemi di distribuzione presso la LUISS. “La crescita di oltre 600 milioni dei noleggi a lungo termine a fronte di una appena modesta ripresa degli acquisti da società, invece – prosegue del Viscovo – è il segno di una migrazione di clientela dall’acquisto/leasing al noleggio, fenomeno che potrebbe intaccare la redditività delle concessionarie, se gestito male dai costruttori e dalle reti”.
Multe Polstrada bilancio pesante – Nel 2015 la Polstrada del Lazio (che ha messo in campo nella regione 37.572 pattuglie di sigilanza stradale e 2.661 di polizia giudiziaria) ha elevato 100.000 multe e ritirato 4500 carte di circolazione e 3.000 patenti oltre a una decurtazione di punti complessiva che ha raggiunto quota 100.000.
Nella sola provincia di Roma le multe per mancato uso della cintura di sicurezza sono cresciute del 22% rispetto al 2014, mentre i guidatori sorpresi a conversare col cellulare in mano hanno subito un incremento del 3%. Sono invece calati gli incidenti mortali: da 51 del 2014 a 43 del 2014, con 45 vittime, rispetto alle 60 del 2014. Nel resto del Lazio, gli incidenti sono stati 5.773 (14 in meno rispetto al 2014) con un calo percentuale più basso. Nel 2015 gli alcol test e drug test nel Lazio sono stati 56.203 con un totale di 1.068 sanzionati. 970 sono stati i multati per guida in stato di ebbrezza alcolica e 98 denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nei weekend, sequestrati 262 veicoli per guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l e per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Anche nel 2015 la Polstrada Lazio ha potenziato i controlli dell’autotrasporto professionale, verificando 4.436 veicoli pesanti, accertando 2.638 infrazioni con ritiro di 56 patenti e 93 carte di circolazione. Anno intenso anche per la repressione del traffico internazionale di veicoli, ai furti di auto e alle falsificazioni documentali: 206 arresti e 1987 denunce in ambito regionale
Produzione in positivo – L’indice Istat destagionalizzato della produzione industriale è aumentato nell’ttobre scorso dello 0,5% su settembre. Questo risultato, secondo il Centro Studi Promotor, è particolarmente importante per due motivi. Il primo è che l’indice si porta a quota 92,9 ed esce quindi dal canale di stagnazione in cui stava oscillando dagli ultimi mesi del 2012. Si consolida quindi la tendenza alla ripresa dell’attività manifatturiera che si è delineata nella seconda metà del 2015. Il secondo elemento importante è che in ottobre la produzione industriale cresce in tutti i settori di attività economica tranne che in quello della fabbricazione di macchinari e attrezzature (-0,2%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (-0,7%). Un elemento di debolezza della ripresa che si è delineata nel 2015 era infatti l’insufficiente diffusione dell’andamento positivo tra i settori produttivi in quanto l’indice cresceva soprattutto per il traino della fabbricazione dei mezzi di trasporto e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi. Il dato positivo di ottobre è particolarmente importante perché accredita l’ipotesi di un incremento del Pil nell’intero 2015 non dello 0,8%, come da alcuni ipotizzato, ma dello 0,9%.
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