A RUOTA LIBERA/ rubrica (n. 62) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaIl balletto dei pronostici – Ancora una volta abbiamo assistito al balletto delle previsioni sul mercato auto 2016. Unrae pronosticava 1.640.000 immatricolazioni. Molte case (BMW, Mazda, Mercedes, Hyundai) si sono allineate indicando la stessa cifra. Qualcuno è stato più pessimista indicando addirittura 1.574.000 nuove targhe (come nel 2015), altri sono arrivati a indicare ottimisticamente 1.840.000 e sono stati in molti a prevedere valori superiori a 1,7 milioni. Alla fine si è giunti a una previsione media di 1.667.000 autovetture immatricolate nel 2016. I dati di gennaio (+17,5%) ci hanno detto che nel 2016 si continua con un forte trend di crescite a doppia
cifra, che ha fatto cambiare umore a Case e Concessionari. Il loro mezzo sorriso sembra avere messo d’accordo tutti sulla strada del moderato ottimismo.

Auto, chi ha speso di più – Sono 29,4 i miliardi di euro spesi in Italia nel 2015 per acquistare nuove auto, 4,0 miliardi in più del 2014. È la stima del Centro Studi Fleet&Mobility, elaborata sulla base dei dati a volume dell’Unrae e dei loro parametri proprietari. Il 62% degli acquisti (pari a quasi 18,2 miliardi) è stato fatto dai privati, segmento che include anche le Partite IVA, con un incremento sull’anno precedente di 2,9 miliardi, con un prezzo medio netto di acquisto pari a 17.989 euro. La domanda dei noleggiatori è aumentata del 18% passando dai 4,9 miliardi del 2014 a oltre 5,8 miliardi del 2015 (+900 milioni di euro di auto acquistate), e rappresenta il 20% del totale, con un prezzo medio netto di acquisto pari a 18.754 euro. Le società, che coprono il 18% del mercato, hanno acquistato auto per 5,4 miliardi, con una crescita di 200 milioni e con un prezzo medio netto di acquisto pari a 20.563 euro. “La robusta crescita da parte dei privati (+19%) è il segno di una fiducia ritrovata, perché l’auto nuova si acquista quando la prospettiva economica personale è positiva – spiega Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi. “La crescita di oltre 600 milioni dei noleggi a lungo termine a fronte di una appena modesta ripresa degli acquisti da società, invece – prosegue del Viscovo – è il segno di una migrazione di clientela dall’acquisto/leasing al noleggio, fenomeno che potrebbe intaccare la redditività delle concessionarie, se gestito male dai costruttori e dalle reti”.

Buon avvio per l’usato – Leggero incremento nel primo mese del 2016 per il mercato dell’usato sia nelle quattro e nelle due ruote. I passaggi di proprietà delle auto depurati dalle minivolture, hanno fatto registrare una variazione positiva dell’1% rispetto al mese di gennaio 2015, che sale a +6,3% in termini di media giornaliera, perché gennaio 2016 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al corrispondente mese del 2015. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 160 usate a gennaio.

Bilancio in crescita anche per i passaggi di proprietà dei motocicli che, sempre al netto delle minivolture, hanno messo a segno una variazione mensile positiva del 3,4% (+8,9% in termini di media giornaliera). I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, consultabile sul sito www.aci.it

Inizio d’anno in lieve flessione per le radiazioni delle auto, che nel mese di gennaio hanno fatto registrare rispetto allo stesso mese del 2015 un calo del 2,6%, che tuttavia in termini di media giornaliera diventa un aumento del 2,5%. Il tasso unitario di sostituzione è stato pari a 0,85 nel mese di gennaio (ogni 100 auto iscritte ne sono state radiate 85).

Stabile il bilancio delle radiazioni dei motocicli: la variazione mensile si è attestata sul -0,1% (+5,1% la media giornaliera).

Commerciali a rilento – L’Area studi e statistiche dell’Anfia ha realizzato un approfondimento su produzione e vendita a livello mondiale dei veicoli commerciali leggeri “light vehicles”, su dati preliminari dell’IHS.

crescita LCVNel 2015, per quanto riguarda la produzione, la crescita è stata pari all’1,4%, percentuale positiva ma inferiore a quella degli anni precedenti (+3,1% nel 2014, +4% nel 2013, +6% nel 2012). “A livello mondiale la produzione di light vehicles – dice l’Anfia -ha raggiunto 88,6 milioni di unità- La crescita è stata generata maggiormente dagli aumenti produttivi nell’area Nafta e in Europa.

Percent. LCVPassando invece alle vendite mondiali di light vehicles, sempre secondo i dati preliminari dell’IHS, è stata dell’1,8%. Anche in questo caso la domanda di light vehicles ha registrato nel 2015 l’incremento più contenuto dal 2010 (+1,8% sul 2014) con 87,81 milioni di unità vendute, che rappresenta pur sempre un nuovo record, incoraggiato poi dalle proiezioni dell’IHS che per il 2016 stimano un aumento del 2,3%. “Hanno contribuito alla crescita, i mercati di Europa (+3%), Nord America (+6%) e Cina (+5%) – aggiungono all’Anfia – In Europa il mercato LVs registra un incremento delle vendite nell’area UE+Efta del 9% con oltre 16 milioni di veicoli leggeri e in Turchia del 26% con oltre 968mila unità. Nell’Europa Centro-Orientale il mercato subisce un ridimensionamento del 34%, in particolare nei mercati di Russia, Ucraina e Kazakhstan. Il mercato nordamericano invece registra la miglior performance tra le macro aree geografiche, con una crescita del 6% e un nuovo record di vendite con 20,6 milioni di LVs.

 Inquinare il doppio per legge – Mentre in molte città italiane è allarme smog per il livello di polveri sottili, l’europarlamento ha votato l’approvazione di una modifica del regolamento che mette il tetto alle emissioni di NOx, ovvero gli ossidi di azoto: la quantità ammessa è stata praticamente raddoppiata e quindi le auto potranno inquinare per il 110% in più rispetto ai limiti di oggi. Nel periodo quindi che andrà dal settembre 2017 al 31 dicembre 2018, invece di respirare 80 milligrammi di NOx a chilometro per ogni macchina in circolazione ne respireremo 168. “Scelta assurda e insensata che va contro la salute dei cittadini e l’ambiente. Un vero e proprio condono che premia i furbi e non l’innovazione e la qualità” -ha commentato il direttore generale di Legambiente, Stefano Ciafani- “In piena emergenza smog e con i livelli di inquinamento alle stelle, quello che è avvenuto è veramente assurdo, ed è solo a favore delle lobby automobilistiche”.

Il TIR mostra la strada – Gli automobilisti guardano i TIR con timore per l’improvviso calo della visibilità che si verifica viaggiando alle loro spalle. La Samsung sta cercando di fornire una soluzione al problema e dà inizio ai test del Samsung Safety Truck, un prototipo che è diventato “trasparente” per merito di quattro schermi ad alta risoluzione sul retro del rimorchio, che trasmettono le immagini catturate da una coppia di telecamere montate all’anteriore, a tutto vantaggio di un sorpasso più sicuro. Il primo Samsung Safety Truck è stato realizzato con il supporto della Renault e della Helvetica SA, compagnia specializzata nel trasporto su gomma. Il sistema installato prevede due telecamere frontali e quattro televisori Samsung da 46 pollici resistenti alle intemperie e disposti in maniera da creare un video wall. I test dureranno 12 mesi.

Ancora troppe auto blu – Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ha evidenziato la riduzione di circa due terzi delle auto blu ministeriali dotate di autista che sono passate dalle 159 del 2014 alle 59 del 2015. Per il Codacons lo sforzo del Governo non è ancora abbastanza, considerando le oltre 65.000 auto blu utilizzate principalmente da Asl, enti regionali e territoriali. Per questo motivo l’associazione dei consumatori ha chiesto al ministro Madia di rivedere i criteri di assegnazione delle auto blu agli enti locali, con lo scopo di limitare il più possibile il loro utilizzo. Il presidente Codacons, Carlo Rienzi, ha auspicato un controllo maggiore sul loro uso: “Oltre ad intervenire sulla quantità è necessario verificare che le auto blu in dotazione alla Pubblica Amministrazione siano realmente utilizzate per fini di servizio, e non per accompagnare le mogli degli assessori dal parrucchiere, a spese della collettività”.

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