Europa, il mercato cresce – Il mercato europeo dell’auto è cresciuto anche a febbraio: le immatricolazioni (dati ACEA) sono state 1.092.825, il 14% in più dello stesso mese del 2015. Nei primi due mesi dell’anno le consegne sono state 2.186.605, con un incremento del 10% sull’analogo periodo dell’anno scorso. I dati si riferiscono all’ Europa dei 28 più i tre Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera). Le immatricolazioni a febbraio sono aumentate in tutti i principali mercati: Italia (+27,3%), Francia (+13%), Spagna (+12,6%) e Germania (+12%) hanno registrato incrementi a doppia cifra. Anche nei primi due mesi 2016 le immatricolazioni sono cresciute nei mercati europei con Italia (+22,6%) e Spagna (+12,4%) che hanno registrato le migliori performance. In Francia (+8,7%), Germania (+7,8%) e Regno Unito (+4,7%) le consegne sono aumentate ma con inferiori tassi di crescita. Continua la corsa di Fca: a febbraio le immatricolazioni del gruppo in Europa sono state 80.963, il 22,4% in più dello stesso mese 2015, a fronte di una crescita del mercato del 14%.
Il fisco spinge i commerciali – Si conferma a febbraio il trend di crescita del mercato 9italiano dei veicoli commerciali. Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, nel mese, le vendite hanno accelerato rispetto a gennaio (+28%), segnando un aumento del 31,1% rispetto al febbraio 2015, grazie ai quasi 13 mila veicoli commerciali immatricolati (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t), con oltre 3.000 unità in più dei 9.800 dello scorso anno. Nei primi due mesi dell’anno, l’incremento del mercato è pari al 29,6%, grazie alle oltre 24 mila unità vendute rispetto ai 19 mila veicoli immatricolati nel gennaio-febbraio 2015. “Le agevolazioni fiscali del super-ammortamento, introdotte con la Legge di Stabilità il 15 ottobre scorso – afferma Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE – hanno certamente dato un impulso considerevole al mercato, come dimostrano i risultati delle vendite a partire da novembre dello scorso anno”. Come noto, infatti, con le agevolazioni citate è possibile portare in ammortamento il 140% del costo di acquisto dei beni strumentali, quindi, anche veicoli da lavoro. “Questo dimostra che con la riduzione della pressione fiscale sulle imprese – conclude Nordio – si sono rese disponibili risorse per nuovi acquisti. Diventa, pertanto, più robusta la stima indicata dall’UNRAE ad inizio anno di un mercato 2016 vicino alle 155.000 unità, in crescita attorno al 15%”.
Auto, quale futuro – Uno studio della Goldman Sachs prevede che nel prossimo decennio l’industria dell’auto si trasformerà in maniera radicale a causa delle innovazioni che coinvolgeranno costruttori e utenti. Nel 2025 un quarto delle auto avranno motori elettrici (oggi siamo al 5%), e gran parte saranno ibride, il che vuol dire che il 95% delle auto continuerà ad avere un motore alimentato a combustibili. Ed ancora: il peso totale subirà una continua diminuzione che favorirà il consumo e quindi la riduzione delle emissioni. I materiali leggeri sono anche i più costosi, e ne conseguirà un progressivo incremento dei costi: se nel 2015 si spendevano circa 800 dollari per veicolo già nel 2020 il costo salirà a 1800 dollari si dovrebbe arrivare a quasi 2600 nel 2025.
Progressivamente crescerà anche il car-sharing, l’auto assomiglierà sempre di più al salotto di casa, e, grazie a connessione e guida autonoma, sarà possibile navigare sul web e guardare video mentre si viaggia. Ciò aprirà le porte dell’automotive a numerosi player del mondo digitale e telematico.
Quanto al mercato globale, Cina e India sono destinate a crescere a doppia cifra. Oggi le stime parlano di 52 milioni di vetture vendute nel 2015 nei mercati “emergenti” contro i 37 dei mercati “maturi” Nel 2025 si arriverà a 78 milioni nei mercati emergenti e 34 milioni nei mercati maturi.
Traffico ancora in calo – INRIX, leader globale nelle tecnologie per auto connesse e per l’analisi dei dati sul traffico, ha pubblicato il rapporto Traffic Scorecard 2015 (punto di riferimento per amministrazioni e città, in Europa e negli Stati Uniti), che analizza i livelli di congestione in 96 città europee nel 2015. I livelli di traffico in Italia sono complessivamente in calo per il secondo anno consecutivo: gli automobilisti hanno speso in media 19 ore fermi in coda, un’ora in meno rispetto al 2014. L’Italia resta comunque al decimo posto nella classifica dei Paesi più congestionati in Europa, al cui vertice si colloca il Belgio, con 44 ore perse nel traffico.
Milano si conferma ancora città più trafficata in Italia, con una media di 52 ore perse negli ingorghi in un anno, più del doppio di Cagliari, seconda città più congestionata. Il tempo mediamente speso nel traffico a Milano è sceso tuttavia di cinque ore nel 2015 (maggior riduzione in tutte le città italiane). Nella classifica delle città europee più congestionate, Milano è scesa dal settimo posto nel 2014 al decimo posto del 2015. Per il secondo anno consecutivo, Londra si è confermata la capitale europea degli ingorghi.
Delle 13 città italiane analizzate, sei registrano un declino nel traffico. Gli automobilisti di Roma hanno speso in media 2 ore in meno in coda rispetto al 2014, e così la Capitale è scesa dal secondo al quarto posto nella classifica italiana delle città più trafficate. Altre riduzioni sono state registrate a Firenze (-3 ore), Torino (-2), Brescia (-2) e Bologna (-1).
Le città più congestionate d’Italia
Classifica 2015 | Area metropolitana italiana | Ore perse nel traffico nel 2015 | Variazione rispetto al 2014 (in ore) |
1 | Milano | 52 | -5 |
2 | Cagliari | 26 | 2 |
3 | Roma | 24 | -2 |
4 | Napoli | 23 | 1 |
5 | Palermo | 21 | 0 |
6 | Genova | 19 | 0 |
7 | Firenze | 18 | -3 |
8 | Torino | 16 | -2 |
9 | Catania | 13 | 0 |
10 | Verona | 12 | 1 |
11 | Brescia | 11 | -2 |
12 | Cremona | 11 | 1 |
13 | Bologna | 10 | -1 |
Nonostante la crescita moderata e l’incremento del 16% delle immatricolazioni auto 2015, il traffico in Italia ha continuato a diminuire, in parte grazie anche alla crescita del car sharing. Gli affitti di auto sono cresciuti del 18% nel 2015 in Italia e i veicoli acquistati per noleggio rappresentano circa il 20% del totale mercato.
Anche gli investimenti nel trasporto pubblico hanno contribuito a ridurre i livelli di traffico. A Milano sono state aperte 10 stazioni della nuova metropolitana M5 Lilla (più di 130.000 passeggeri al giorno). Roma registra un lieve aumento nel car sharing pubblico e anche il trasporto pubblico ha potuto usufruire di miglioramenti in termini di nuove stazioni e passeggeri serviti. Bologna registra un aumento dell’8,9% degli abbonamenti mensili ai servizi TPL, a Torino il numero dei passeggeri della metro è aumentato del 3%, l’utilizzo di mezzi pubblici a Brescia è cresciuto del 5%.
Motor Show ambizioso – È ufficiale: a dicembre alla Fiera di Bologna si svolgerà la 40esima edizione del Motor Show, un salone non convenzionale, che abbinerà ai tradizionali valori della rassegna i nuovi trend legati alle più moderne tecnologie. L’annuncio è stato ufficializzato da Antonio Bruzzone, direttore generale di Bologna Fiere, nel corso dell’evento #FORUMAutoMotive, serbatoio di idee e centrale di dibattiti sui temi della mobilità a motore.
Rino Drogo, Project Manager del nuovo Motor Show, ha evidenziato come il nuovo appuntamento non sarà assolutamente un Salone tradizionale, ma si presenterà come un vero e proprio contenitore di auto, divertimento, passione, spettacolo, sport, ma anche di cultura automobilistica e convegni. Obiettivo dichiarato del Salone automobilistico, raggiungere il più presto possibile i 500mila visitatori.
Una vettura tutto legno – Si chiama Toyota Setsuna Concept ed è la prima auto assolutamente green tranne il motore. La sua carrozzeria è infatti costituita da legno di cedro e betulla. La Toyota Setsuna è composta interamente di legno, interni ed esterni, così come sedili e telaio. L’auto è stata assemblata grazie all’antica tecnica Okuriari: non c’è stato bisogno di ricorrere a chiodi o viti, ma solo delle cosiddette ‘code di rondine’.
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