Distratti si muore – Secondo la più recente rilevazione dell’Istat, relativa al’anno 2015, gi italiani hanno effettuato quasi 58 milioni di viaggi (per l’esattezza 57 milioni e 910mila) con pernottamento. Il numero dei viaggi compiuti in auto è stato rilevato per l’ultima volta nel 2013, quando si contarono circa 63 milioni di viaggi, con un 61,5% dei quali effettuato con la quattro ruote. Rilevazioni meno allegre dicono che la distrazione al volante è diventata in Italia il pericolo numero uno sulla strada e che gli incidenti mortali sono tornati ad aumentare nel 2015 (+2,5%) e nei primi quattro mesi del 2016 (+2%). Molto spesso le cause possono sembrare banali: un rimprovero ai figli, un messaggino o una telefonata senza bluetooth. Ma si registra anche una vera follia: il selfie a cento all’ora.
Corre ancora forte l’auto in Europa – L’Europa dell’auto nel mese di maggio è cresciuta per la 33^ volta consecutiva – secondo i dati diffusi ieri dall’ACEA, l’Associazione europea che rappresenta i Costruttori di veicoli . grazie a 1.330.599 immatricolazioni, con un aumento del 15,5% rispetto a 1.152.509 del maggio 2015. Così, nei primi cinque mesi il consuntivo archivia 6.583.373 autovetture vendute contro le 6.001.398 dello stesso periodo dello scorso anno con un aumento del 9,7%. “Il mercato dell’auto europea in maggio continua ad accelerare – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che in Italia rappresenta le Case automobilistiche estere – e lo fa con 4 dei 5 Major Markets (Italia, Francia, Spagna e Germania) in crescita a robusta doppia cifra, ma anche altri 19 Paesi dei 28 UE+Efta mostrano uguali tassi di crescita, segno che il miglioramento del mercato, oltre che tangibile, è generalizzato”. Ecco alcuni dettagli sui maggiori mercati.
Germania – Forte incremento in Germania: +11,9% e 286.931 immatricolazioni nel mese di maggio 2016. Da sottolineare la crescita del 12,9% delle vendite a privati che raggiungono una quota del 37,4%. Nei primi 5 mesi, invece, l’aumento è del 6,8% grazie a 1.394.276 unità vendute (contro le 1.305.410 dello stesso periodo dello scorso anno).
Regno Unito – Con l’eccezione dell’ottobre 2015, arriva a 50 il numero delle crescite consecutive per il mercato dell’auto del Regno Unito, che aumenta anche nel mese di maggio e chiude con un +2,5% e 203.585 veicoli immatricolati contro i 198.706 dello stesso periodo 2015, facendo segnare il maggio più alto dal 2002. Seguendo il trend degli ultimi due mesi, le flotte trascinano le vendite totali facendo registrare un incremento dell’8,8% compensando il -3,0% del canale dei privati ed il calo del 20,2% delle società.
Francia – In Francia il mercato dell’auto di maggio si chiude con un balzo delle vendite del 22,3% rispetto allo scorso anno, con 175.831 autovetture vendute, 32.000 in più rispetto alle 143.771 del maggio 2015, grazie alle promozioni commeciali e al migliorato clima di fiducia. Nei primi 5 mesi, invece, il risultato è una crescita del 10,5% grazie alle 875.076 vetture immatricolate.
Spagna – Forte impulso nelle vendite di auto nel mercato spagnolo grazie alle ottime performance di tutti i canali di vendita: la forza del Plan PIVE e dei consumi dei privati, la maggioreattività economica e le ottime attese del turismo per i mesi estivi, infatti, prolungano di un mese la crescita a doppia cifra. Maggio, infatti, si è chiuso con un’ottima performance: 113.671 auto nuove (+20,9%), segnando il miglior risultato dal 2008 e il terzo mese consecutivo sopra le 100.000 unità. Nei 5 mesi la Spagna sfiora le 500.000 vendite, in crescita del 12,5%, con una media di 100.000 auto al mese..
Cinque mesi d’oro per l’auto – E’ in crescita la voglia di cambiare l’auto, anche per necessità e soprattutto per gli sforzi promozionali di costruttori e dealer, sostenuti dalla ripresa di fiducia nel nostro paese. Si è così giunti a un incremento delle immatricolazioni nei primi cinque mesi dell’anno: la crescita è stata del 25% nel settore dei privati e del 15% in quello delle società. I dati sono emersi nel corso di Capitale Automobile Fleet, il summit organizzato dal Centro Studi Fleet & Mobility.
”Lo scenario macroeconomico favorevole e la propensione all’acquisto dei privati, i cui volumi nei primi 5 mesi pesano mediamente il 47% sul totale anno, fanno sperare in una chiusura molto positiva del mercato, anche se non ai livelli pre-crisi” ha detto Romano Valente, direttore generale dell’Unrae. In particolare, gli italiani hanno speso nel 2015 30,4 miliardi per l’acquisto di auto nuove con una crescita in valore del 19,5%”.
Il prezzo medio delle auto nuove comprate in Italia nel 2015 è aumentato di oltre 500 euro arrivando a 19.096 euro, confermando il medesimo incremento già registrato l’anno precedente. I privati hanno segnato un incremento inferiore a 400 euro, le auto business sono state acquistate in media a 1.000 euro in più dell’anno precedente. Nello specifico, le auto acquistate per uso noleggio (rent-a-car e noleggio a lungo termine) sono passate da 18.830 euro del 2014 (di poco superiore al dato 2013) a 19.775 euro, mentre le auto intestate a società sono cresciute da un prezzo medio di 20.427 euro dell’anno precedente a 21.475 euro del 2015. Per quanto riguarda il settore del noleggio a lungo termine, nel 2015 ha chiuso con quasi 40.000 veicoli in più in flotta circolante, pari a un incremento sul 2014 superiore al 7%.
Motori parchi contro il carobenzina – Nel primo quadrimestre 2016 gli italiani hanno risparmiato per l’acquisto di benzina e gasolio auto 2,4 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato emerge dalle elaborazioni del Centro Studi Promotor sulla sua banca dati sui consumi e la spesa per carburanti. Il merito del significativo risparmio è di un lieve calo dei consumi (-0,6%) e di significative riduzioni del prezzo medio della benzina (-8,6%) e di quello del gasolio (-14,6%). Il risultato è importante anche perchè i prezzi di benzina e gasolio auto hanno ripreso a crescere dall’ultima decade di febbraio. In particolare, secondo i più recenti dati ufficiali, il 16 maggio il prezzo medio della benzina, che il 29 febbraio era di 1,361 euro, è arrivato a 1,445 euro, mentre il gasolio, tra il 29 febbraio e il 16 maggio, è passato da 1,199 euro a 1,274 euro.
E’ anche interessante notare, segnala il CSP, che l’Osservatorio ANAS segnala traffico in aumento sulla rete stradale. La spiegazione del fenomeno va ricercata nel fatto che con la ripresa del mercato dell’auto aumenta nel parco circolante la quota di veicoli di nuova generazione che hanno consumi (e quindi anche emissioni) decisamente più bassi di quelli del passato. Nel bilancio gennaio-aprile dell’impiego di benzina e gasolio auto al risparmio nella spesa alla pompa va quindi anche aggiunto un risparmio in termini di emissioni di CO2.
Sfida elettrica Germania-Usa – Daimler sfida Tesla Motors sull’autonomia dell’auto elettrica. L’auto Tesla riesce a percorrere oltre 491 chilometri con un pieno. A insidiarne il primato è ora il produttore tedesco che annuncia la presentazione a breve del nuovo prototipo a trazione elettrica Mercedes con un’autonomia di 500 km. Lo ha annunciato Thomas Weber, Chief Development Officer della Daimler durante un evento a Stoccarda. Per la presentazione ufficiale si dovrà aspettare il Salone dell’Auto di Parigi, in programma il prossimo ottobre, mentre la produzione di massa dovrebbe arrivare sicuramente “entro la fine di questo decennio”. Nei progetti Daimler c’è anche l’obiettivo di arrivare a vendere 100mila auto elettriche all’anno anche se non è chiaro se in questa stima sia incluso anche questo prossimo modello, nè si conosce il numero con cui la società ha chiuso lo scorso anno.
E’ arrivato il tir-sharing – Nel 2014 in Europa i viaggi a vuoto, ovvero i viaggi con cui un autocarro si reca senza merci al suo successivo punto di carico, sono stati il 21,3% sul totale dei viaggi effettuati. Questa percentuale sale al 24,6% se si prendono in considerazione solo le merci trasportate a livello nazionale, mentre si riduce al 12,7% per le merci trasportate a livello internazionale. Questi dati di fonte Eurostat sono stati analizzati e resi noti dall’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici).
I viaggi a vuoto hanno un peso rilevante sui consumi di carburante, sulle emissioni di CO2 e sui costi in generale delle aziende dell’autotrasporto. Il dato sui viaggi a vuoto diventa ancora più rilevante se si considera che in alcuni casi, come quello dei trasporti speciali (per esempio i camion con mezzi frigo, con autocisterne o i veicoli per il trasporto rifiuti), i viaggi a vuoto rappresentano una componente addirittura inevitabile del trasporto merci su strada e, quindi, la loro quota sulla percentuale dei viaggi a vuoto è ancora più elevata. Questo perché per gli autocarri con allestimenti speciali è solitamente difficile trovare un carico per il viaggio di ritorno.
Cosa si può fare? Una soluzione che sta prendendo piede è il tir sharing, che funziona come il car sharing, già ampiamente diffuso, con la differenza che, anziché trasportare passeggeri che condividono lo stesso itinerario, si trasportano carichi con i tir. In particolare, tramite le principali piattaforme online di borsa carichi, è possibile mettere in contatto le richieste di un mezzo di trasporto con le offerte di un carico. In questo modo chi dispone di un mezzo, ma non di un carico, può ridurre i viaggi a vuoto.
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