Mercato auto salute ottima – Il mercato italiano dell’auto si conferma in ottima salute. La robusta crescita delle immatricolazioni prosegue. L’anno si era aperto con un gennaio in crescita del 17,9% a cui sono seguiti incrementi del 27,8% in febbraio, del 17,9% in marzo, dell’11,5% in aprile, del 27,3% in maggio e, secondo il dato pubblicato a inizio luglio dal Ministero dei Trasporti, dell’11,9%, in giugno. Il consuntivo del primo semestre chiude a quota 1.041.854 immatricolazioni con un incremento sullo stesso periodo del 2015 di ben il 19,15%. Proiettando questo tasso di crescita sull’intero anno si ottiene un volume di vendite di 1.877.000 unità: un livello che riporta il mercato italiano su volumi assai vicini a quelli fisiologici per un Paese che dispone di un parco circolante di oltre 37 milioni di autovetture.
“La ripresa in atto, oltre a svilupparsi con un tasso costantemente a due cifre – afferma Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor – appare decisamente solida, come risulta chiaramente dal fatto che la crescita non interessa particolari settori di domanda, ma l’intero mercato: crescono tutti segmenti di prodotto, crescono tutte le ripartizioni territoriali, crescono gli acquisti dei privati e crescono quelli delle aziende”. Le cause della vigorosa ripresa in atto vanno ricercate innanzitutto nell’esistenza di un forte contingente di domanda di sostituzione rinviata durante la crisi, ma anche in un forte impegno promozionale di case e concessionari. E un grande contributo viene anche dalle formidabili innovazioni introdotte negli ultimi anni che inducono a ritenere che le auto che si guidano da sole e che l’obiettivo di zero morti e zero incidenti sulle strade non siano più un’utopia, ma una prospettiva concreta in un futuro ormai prossimo.
Un grazie agli incentivi – Il 2016 chiuderà con 1.850.000 immatricolazioni di nuove auto, in rialzo del 17,4% rispetto al 2015. Lo ha previsto il direttore generale dell’Unrae Romano Valente durante l’incontro con la stampa organizzato nei giorni scorsi dall’associazione delle case automobilistiche estere in Italia. Nel suo intervento Valente ha scattato la fotografia di un mercato in crescita da 31 mesi consecutivi con l’eccezione del maggio 2014 grazie soprattutto agli incentivi delle case, al bisogno di sostituire l’auto e ad un quadro macroeconomico migliorato.
L’identikit dei primi sei mesi tracciato dal direttore generale dell’Unrae mostra un mercato che ha già immatricolato 1.041.826 autovetture (+19,2% sul 2015) di cui 644.010 sono acquisti di privati (+21,2% sul 2015), 240.758 arrivano dal noleggio (+13%) e 157.058 dalle società (+20,9%). I privati che hanno acquistato l’auto nei primi sei mesi dell’anno hanno preferito i modelli di segmento B, acquistandone 287.601, con una crescita del 13,9% sul 2015. Ma è ancora più alto l’incremento registrato dai modelli di segmento A (117.181, +32,3%) e da quelli di segmento C (178.750, +28,6%). La carrozzeria più amata invece rimane la berlina, con 374.997 unità (+20,9%), anche se la corsa dei Suv (fuoristrada + crossover) non accenna a diminuire e con 184.439 unità (+30,3%) raggiunge una quota di mercato del 28,6%. L’alimentazione preferita dai privati è sempre il diesel (324.106 unità, +25,3%), ma la benzina cresce di più (237.588, +36,8%). E’ inoltre da evidenziare il raddoppio dei veicoli ibridi (12.785, +50,4%).
Storico con ottimismo – l focus Anfia di luglio evidenzia che il mercato dell’auto è cresciuto finora a ritmi significativi, dopo anni di pesante contrazione, che hanno quasi dimezzato i volumi di vendita, determinati da un continuo rinvio della sostituzione dell’auto. Le ragioni della ripresa alla quale stiamo assistendo sono state individuate nel basso costo del denaro, facilità di accesso al credito, calo dei prezzi dei carburanti, offerte commerciali delle Case automobilistiche molto allettanti, tutti elementi che hanno favorito finora l’acquisto dell’auto nuova, in un clima di fiducia generale dei consumatori su livelli piuttosto alti, anche se in calo negli ultimi mesi. Nel grafico che vi mostriamo l’Anfia ricostruisce l’andamento storico del mercato italiano dell’auto dal 2000 fino alle previsioni per il 2016 che stimano un mercato attorno a 1.800.000 vetture
Rinnovo di bus vecchi – Nel 2015 in Italia le immatricolazioni di autobus sono state 3.007, contro le 2.792 del 2014. Vi è dunque stato un aumento del 7,7%. Sono cresciute sia le immatricolazioni di autobus con capienza fino a 30 posti (+21,5%) sia quelle di autobus con capienza superiore a 60 posti (+9,1%), mentre sono in lieve flessione le immatricolazioni di autobus con capienza compresa tra i 31 e i 60 posti (-0,8%). Questi dati derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base di dati Aci Bisogna precisare, però, che il risultato eccellente di alcune regioni, come la Valle d’Aosta e il Molise, è dovuto al fatto che con volumi ridotti di autobus immatricolati è più facile far registrare incrementi percentuali significativi. Agli ultimi posti della graduatoria, invece, si trovano Trentino Alto Adige (-54,7%), Sardegna (-45%), Marche (-42,5%), Liguria (-40%) e Friuli Venezia Giulia (-37,2%).
La crescita delle immatricolazioni di autobus in Italia è indubbiamente significativa e dimostra che nel nostro Paese questo comparto sta superando le difficoltà degli anni passati. La crescita è dovuta certamente alla ripresa dell’intera economia, che sta ripartendo dopo la grave crisi, ma anche alla necessità di sostituire i mezzi più datati e ancora in circolazione. Secondo i più recenti dati dell’Anfia, infatti, in Italia l’età media del parco circolante di autobus è di circa 13 anni, ben al di sopra dei 7,9 anni della Francia, dei 7,7 del Regno Unito e dei 6,9 della Germania. Questo dato, pertanto, rende il parco autobus nazionale particolarmente obsoleto, quindi più pericoloso e inquinante.
Sparisce l’auto a noleggio – Il business dei furti di auto in noleggio a breve termine non conosce crisi. Lo scorso anno ha visto coinvolti 1.240 veicoli per un danno complessivo agli operatori del settore di 8,5 milioni di euro. In Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia si concentra il 90% delle attività condotte da organizzazioni criminali, sempre più strutturate e ramificate sul territorio che prendono di mira principalmente vetture utilitarie (500, Panda e Fiesta su tutte) per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. Sono questi i principali dati e trend che emergono dall’analisi elaborata da Aniasa – l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria sul tema dei furti di auto in noleggio a breve termine. «Il settore del noleggio veicoli rappresenta oggi il principale bacino cui attingono le organizzazioni criminali – dichiara Giuseppe Benincasa, segretario generale di Aniasa -, che negli ultimi anni hanno visto crescere l’interesse per il redditizio business dei furti di auto, che beneficia di un’evidente difficoltà delle istituzioni centrali e locali nel prevenire e contrastare il fenomeno e che riserva, purtroppo, al nostro Paese la maglia nera a livello europeo». I dati relativi ai primi 5 mesi del 2016 evidenziano, inoltre, una preoccupante inversione di tendenza per gli operatori del settore che vedono nuovamente crescere, addirittura del 13%, gli episodi criminali, mentre le attività di recupero confermano la propria efficacia con percentuali di ritrovamento che si aggirano attorno al 45% dei veicoli rubati.
Il baratto in pista – Il Gruppo Peroni Race (www.gruppoperonirace.it), l’unico organizzatore privato nel settore delle competizioni automobilistiche in Italia, è entrato a far parte del circuito di scambio iBarter portando così il baratto moderno negli autodromi. iBarter, primo circuito italiano per lo scambio multilaterale online, amplia così la propria offerta inserendo un player di primo livello che opera nel settore da quasi quarant’anni. «La scelta è stata determinata dalle opportunità che il meccanismo dello scambio offre», dice Sergio Peroni presidente del Gruppo Peroni Race. «La passione per le auto e la velocità è trasversale. Chi partecipa ai nostri campionati, che spaziano dalle monoposto alle vettura Gran Turismo passando per le Sport e le Turismo, sono di norma professionisti e imprenditori che coltivano questa passione e cercano di metterla a frutto con una propria scuderia o mettendosi direttamente al volante».
Il Gruppo Peroni Race organizza ogni anno direttamente 15 weekend agonistici su tutti i principali circuiti nazionali. L’offerta è ampliata dal “bouquet 2016” che prevede dieci campionati organizzati dal Gruppo direttamente e sei ospitati all’interno delle proprie manifestazioni, in collaborazione con importanti case automobilistiche come Renault, Lotus, Alfa Romeo, Porsche e Ferrari. «Con la nostra adesione ad iBarter – aggiunge Peroni – abbiamo lanciato delle nuove iniziative per avvicinare nuovi appassionati al mondo del motor sport. Iniziative rivolte sia ai privati che vogliono cimentarsi con la propria auto o con vetture di scuderie e driving academy, sia soprattutto alle aziende che hanno così l’opportunità di creare eventi per clienti e dipendenti unendo l’utile al dilettevole”.
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