Fumata bianca, dopo mesi e mesi, per l’elezione dei tre giudici mancanti al collegio della Corte Costituzionale. I tre candidati sui cui nomi era stato trovato un accordo in giornata sono stati eletti con i seguenti risultati: Modugno 609, Prosperetti 585, Barbera 581. Il quorum richiesto era di 571 voti, pari ai due terzi degli aventi diritto.
L’accordo è stato raggiunto in giornata: Matteo Renzi ha dovuto scaricare Forza Italia e accettare di votare il nome proposto dal M5s (Modugno) per arrivare alla “fumata bianca” e far passare il proprio candidato (Barbera). Lo ha fatto obtorto collo, ma anche con un proposito vendicativo dopo che nell’aula di Montecitorio aveva avuto in mattinata uno scontro violento con il capogruppo Forza Italia, Renato Brunetta, (che aveva definito la legge di stabilità “marchettare”). Far eleggere Barbera e contemporaneamente vendicarsi dell’attacco di Forza Italia con l’esclusione del candidato berlusconiano Sisto, aveva un prezzo e lo ha pagato contribuendo ad eleggere il candidato “grillino”. Così è nato il patto con i parlamentari di Grillo sui nomi di Augusto Barbera (Pd), Giulio Prosperetti (centrista) e Franco Modugno (M5s). Il più votato – come si è visto – è stato proprio il candidato proposto dal M5s.
Plaude Pierluigi Bersani: “Bella svoltona”. Attaccano, invece, gli uomini di Silvio Berlusconi: “è il segno della debolezza del governo per la vicenda banche”, spiega Renato Brunetta. L’intenzione di FI, riferiscono fonti parlamentari, era quella di appellarsi al capo dello Stato Sergio Mattarella per denunciare il metodo scelto dalla maggioranza.
Le prime reazioni a caldo raccolte in ambienti azzurri, sono di forte irritazione e delusione: come sempre, viene sottolineato, Renzi non tiene fede alla parola data. E a questo punto, spiegano fonti forziste, la battaglia si sposterà in Aula, sulla legge di Stabilità e mozione di sfiducia. L’ala oltranzista di FI gioisce: ora torniamo a fare vera opposizione, osserva un deputato fedelissimo del Cavaliere, e questo atteggiamento di Renzi ricompatterà il centrodestra.
I 5 stelle sono soddisfatti perché la nuova terna, pur mantenendo il nome di Barbera – sul quale qualcuno in M5S ha espresso delle perplessità – hanno eliminato il candidato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto, per loro ‘conditio sine qua non’ per poter dialogare e sbloccare di fatto l’impasse per l’elezione dei tre giudici della Corte costituzionale.
CHI SONO I TRE NUOVI GIUDICI COSTITUZIONALI
Franco Modugno, classe 1938, insegna alla Sapienza e alla Luiss. Ha insegnato in varie università Istituzioni di diritto pubblico, diritto costituzionale, giustizia costituzionale, teoria dell’interpretazione e filosofia del diritto. È direttore delle riviste Giurisprudenza Italiana e Diritto e Società ed è membro dell’Associazione italiana dei costituzionalisti.
Giulio Prosperetti, classe 1946, è professore di diritto della sicurezza sociale all’Università di Tor Vergata. È stato vicepresidente della Commissione di garanzia sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, di cui ha realizzato la riforma nel 2000. E’ anche giudice della Corte di Appello in Vaticano.
Augusto Barbera, classe 1938, professore emerito di diritto costituzionale all’Università di Bologna. È stato ministro per i rapporti con il parlamento nel governo Ciampi (1993) e vicepresidente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa negli anni 2001-2005. Fra il 1976 e il 1994 è stato parlamentare nelle liste del Pci e del Pds. Fu stato indicato tra i 35 saggi incaricati dal governo di Enrico Letta di elaborare le linee delle riforme istituzionali.
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