di FABIO CAMILLACCI/ Nazionali Under 21: si sta profilando un autentico “caso diplomatico” tra le Federazioni calcistiche di Svezia e Italia che si scambiano accuse e smentite per un presunto caso di razzismo. In sostanza, al termine della gara giocata martedi scorso a Monza, terminata 1-1 e valida per le qualificazioni agli Europei del 2023, Anthony Elanga (nella foto: l’ala di colore del Manchester United) ha detto di essere stato oggetto di insulti razzisti da parte di un calciatore azzurro. La vicenda si è aperta con una nota molto dura pubblicata sul sito della Federcalcio svedese.
Le parole di Claes Eriksson. Un componente dello staff tecnico dell’Under 21 della Svezia ha dichiarato: “Abbiamo raccontato la nostra versione dell’accaduto e abbiamo presentato una relazione orale sia agli arbitri che ai delegati di gara. Ora siamo in attesa di una risposta attraverso il resoconto della partita dell’arbitro. Una volta arrivati, decideremo come procedere. Anche il responsabile della sicurezza Martin Fredman è informato dell’accaduto. Nessuno dovrebbe essere oggetto di razzismo, è completamente inaccettabile. Tutti noi sosteniamo e siamo al fianco di Anthony in questo momento”.
La replica con smentita da parte della Figc. In una nota della nostra Federcalcio si legge: “In relazione a quanto riportato dalla Federcalcio svedese sul proprio sito e ripreso da alcuni media, la Figc smentisce nella maniera più assoluta che un calciatore della Nazionale Under 21, durante la gara Italia-Svezia disputata ieri a Monza, abbia espresso offese a sfondo razzista nei confronti di un avversario, episodio tra l’altro che, da quanto ci risulta, non è stato riscontrato dagli ufficiali di gara o dal delegato Uefa”.
L’ulteriore precisazione della Federcalcio italiano. La Figc nel comunicato aggiunge: “Come emerge dalle immagini televisive trasmesse da Rai 2 ieri e tuttora disponibili su RaiPlay, dopo il gol del pareggio, al 92′, due calciatori svedesi esultano a lungo per la rete realizzata e vengono richiamati dai calciatori italiani a riprendere il gioco velocemente. Ribadiamo che nessuna offesa a sfondo razzista è stata pronunciata prima, in quel momento o successivamente e che la Figc tutelerà, in tutte le sedi competenti, la propria immagine e quella dei propri calciatori”. A questo punto bisognerà attendere cosa deciderà la Uefa sull’episodio in base alle relazioni dei commissari di gara.
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