ADDIO ELIO PANDOLFI, esempio di straordinaria versatilità in teatro, al cinema, alla radio, alla tv per quasi ottanta anni

E’ morto questa notte nella sua casa romana l’attore Elio Pandolfi. La triste notizi è stata data all’Ansa dai familiari. Aveva compiuto 95 anni essendo nato a Roma 17 Giugno 1926. Esempio di straordinaria versatilità,  ha svolto una intensa e varia attività nel teatro di prosa e di rivista, alla radio e in televisione, ma anche al cinema affermandosi come attore comico, cantante, ballerino, mimo e parodista di grande talento.

Elio Pandolfi si era diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica diretta allora da Silvio D’Amico. Dopo iniziò una carriera che l’ha portato a recitare con Visconti e con Patroni Griffi o a far film anche accanto a Ava Gardner (in “Priest of love” di C. Miles) e con registi che vanno da Fellini alla Wertmuller.

Ma il suo amore, il suo impegno maggiore, la compagna vera di tutta una carriera è stata per lui la voce, che parla, interpreta e soprattutto canta, perché, come spiegò lui stesso per la festa dei 90 anni, “chi canta spera sempre, anche se non sa in che cosa e anche a 90 anni, quando la testa funziona ma è il corpo che perde qualche colpo”.

Per molti Elio Pandolfi è soprattutto una voce,  una voce inconfondibile benché estremamente versatile, ascoltata e amata alla radio sin dagli anni ’50, quando rimodernò da attore il ruolo del fine dicitore, o da straordinario doppiatore di  star, come cantante passato dalla grande rivista all’operetta sino alla lirica, con “I racconti di Hoffmann” di Offenbach, con direttori quali Peter Maag o Daniel Oren, oltre a impegnativi autori classici contemporanei quali Satie, Poulenc o Pennisi.

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