È morta Gina Lollobrigida, grande protagonista dello storia del cinema italiano. Aveva compiuto 95 anni il 4 luglio del 2022 (era nata a Subiaco il 4 luglio del 1927). Lo scorso settembre l’attrice, che una generazione ha conosciuto come la Bersagliera del film “Pane amore e fantasia“, era stata dimessa dalla clinica dopo una caduta in casa che le aveva causato una frattura del femore, per cui era stata operata, cosa che le era accaduta già 4 anni fa. Quest’ultimo incidente le era accaduto a due settimane delle elezioni del 25 settembre quando era candidata a Latina al collegio uninominale del Senato, e in altre circoscrizioni nel plurinominale proporzionale, per la lista ‘Italia sovrana e popolare‘, che riunisce Partito comunista, Patria socialista, Azione civile, Ancora Italia e Riconquistare l’Italia (evento al quale si riferisce la foto a destra).
Nella sua straordinaria carriera cinematografica si era aggiudicataria messe di premi, tra cui ben 7 David di Donatello, alcuni legati al nuovo cinema italiano del neorealismo, tra cui quelli con la regìa di Pietro Germi (“La citta’ si difende”) e di Carlo Lizzani (“Achtung banditi“) alla metà esatta del secolo scorso ritagliandosi ruoli di vigorosa passionalita’ popolana in cui affina una recitazione da autodidatta, imprimendole la sua personalità. Il suo primo successo personale è però fuori dai confini: il francese “Fanfan la Tulipe” con Gerard Philipe nel 1952. Recita per Rene Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno, Mario Soldati e finalmente diventa diva in patria con il trionfale “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini (1953) compreso un fortunato seguito sempre in coppia con Vittorio De Sica.
Negli ultimi anni si era dedicata soprattutto all’arte e alla fotografia, con molte mostre; ma coltivava sempre progetti: ultimo un libro di disegni. Ha dovuto affrontare anche vicende giudiziarie per la gestione del suo patrimonio avendo un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale per tutelare il suo patrimonio, così come richiesto nell’azione legale intentata dal figlio, Andrea Milko Skofic. Al centro dell’attività di indagine dei pm di piazzale Clodio è l’ex manager dell’attrice, Andrea Piazzolla, rinviato a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace. Con lui è finito a processo anche Antonio Salvi, l’uomo che avrebbe fatto da intermediario con una casa d’aste per la vendita di circa 350 beni di proprietà della Lollobrigida.
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