di FABIO CAMILLACCI- “Pronto casa Sensi? Si buongiorno sono la moglie. Buongiorno signora Maria come sta? Sono Fabio Camillacci di RDS. A si, buongiorno tutto bene grazie, lei come sta? Non c’è male grazie. Voleva parlare con Franco? Se è in casa sì. Sì è qui ora lo chiamo”. Questo era il tono delle telefonate quando a metà anni ’90 e a inizio anni 2000, da giornalista sportivo chiamavo casa Sensi per un’intervista radiofonica all’allora presidente della Roma. E il presidente non si faceva mai negare, veniva sempre al telefono: magari prima ti insultava simpaticamente per averlo disturbato, poi si prestava all’intervista. Intervista però impossibile da mandare integralmente in onda perché Franco Sensi condiva le risposte con espressioni a dir poco colorite. Dopo infatti dovevi lavorare alacremente in postproduzione con i tecnici di turno per cercare di isolare i concetti privi di parolacce. Straordinario, fantastico: altri tempi. Quanta nostalgia di certi personaggi del mondo della pedata. Quanta nostalgia di un calcio che non c’è più. Franco Sensi, morto nell’agosto di 10 anni fa, è stato l’ultimo vero patron calcistico passionale: ha rischiato la bancarotta personale per regalare alla Roma giallorossa lo storico scudetto 2000-2001. Era la Roma di Totti, Montella, Batistuta, Emerson, Samuel, Cafù, Candela. Una delle più forti di tutti i tempi. Niente a che vedere con la Roma dell’americano Pallotta che fa trading e plusvalenze cedendo ogni anno i suoi pezzi pregiati. Ecco perché fa male, molto male, apprendere la notizia della morte di Maria Nanni, in Sensi, scomparsa venerdi 14 settembre all’età di 75 anni dopo una lunga malattia.
Il dolore e il ricordo della famiglia. “Hai raggiunto il tuo amato Franco. Sei stata una grande donna, una moglie meravigliosa, una madre unica. Ti vogliamo bene mamma”, così Rosella Sensi che sostituì il papà gravemente malato al vertice della AS Roma, ha dato l’annuncio della morte di quella che per tutti noi da sempre era affettuosamente la “Sora Maria”, grande tifosa romanista sempre presente all’Olimpico alle partite della “sua” Roma, anche quando il club passò agli americani. Maria amava Roma e la Roma come la amò suo marito.
L’omaggio di Totti. Franco e Maria Sensi hanno sempre detto: “Francesco è il figlio maschio che non abbiamo mai avuto”. Oltre a Rosella infatti i Sensi avevano altre due figlie femmine: Silvia e Cristina. Ecco perché il primo tweet è stato quello dell’ex Capitano della Roma: “Porterò sempre nel cuore il ricordo di una grande donna come Maria. Un pensiero speciale a tutta la famiglia Sensi”. A seguire su Twitter, la AS Roma ha scritto: “Il Presidente James Pallotta e l’A.S.Roma partecipano al cordoglio di tutta la famiglia romanista per la scomparsa di Maria Sensi e si uniscono al dolore dei suoi cari”. Quanta nostalgia di quelle telefonate a casa Sensi, quanta nostalgia per quelle persone pure e genuine che non ci sono più.
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