Quasi la metà di ieri i nuovi contagiati da covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore e cioè 270 (di cui 142 in Lombardia): un dato confortante, ma che tuttavia conferma che non si può abbassare la guardia nella lotta contro il virus, pur essendo indispensabile riaprire – così come è stato deciso dal governo con il conforto del parere del comitato scientifico – gli spostamenti su scala nazionale, le frontiere con i paesi confinanti, e riavviare una serie di settori produttivi, in primo luogo quello turistico, nonché pianificare la riapertura delle scuole a settembre.
Va osservata dunque la ferma raccomandazione di non tralasciare assolutamente le misure di salvaguardia, come il distanziamento tra le persone di almeno un metro e l‘uso delle mascherine in tutte le circostanze in cui quel distanziamento sia insufficiente e comunque quando si entra in luoghi chiusi, in uffici, in negozi, etc. Ricordarsi che il virus, sia pur in misura ridotta, è in circolazione nel nostro paese, anche nelle aree che sembrano meno investite dal problema, e approfitta di ogni occasione per colpire.
Focolai infettivi si manifestano di tanto in tanto con effetti fulminei: l’ultimo in ordine di tempo è quello registrato oggi a Roma, nell’istituto “San Raffaele”, dove sono risultati 31 infetti in conseguenza, pare, della visita di un parente dei uno dei degenti non affetto da coronavirus. Degli infetti 9 sono dipendenti, 2 esterni entrambi famigliari di operatori sanitari, e 20 pazienti di cui 18 già trasferiti e 2 in trasferimento. Lo ha comunicato, in una nota, il commissario straordinario della Asl Roma 3, Giuseppe Quintavalle.
Intanto dai dati della Protezione Civile emerge che oggi sono 5 (tre meno di ieri) le regioni con zero nuovi casi: Campania, Umbria, Calabria, Molise e Basilicata.
Inoltre va segnalato che sono 72 i deceduti per coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, in calo rispetto agli 85 di ieri.
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