Secondo l’aggiornamento di oggi 8 dicembre fornito dal ministero della Salute sull’andamento della pandemia in Italia risulta che nelle ultime 24 ore si sono registrati 17.959 nuovi casi con 564.698 tamponi e 86 morti; pertanto il tasso di positività è salito al 3,2%. Per quanto riguarda i nuovi positivi, per trovarne un numero così alto bisogna risalire allo scorso 9 aprile, quando si registrarono 18.938 positività.
Ieri si sono registrati 15.756 casi con 695.136 tamponi (tasso a 2,3%) e 99 morti. Gli attualmente positivi in Italia sono 249.214, si registra un incremento di 8.320 da ieri. Sono 791 (ieri 776) i pazienti in terapia intensiva in Italia, 5 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 62. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 6.099, ovvero 21 in più rispetto a ieri. I dimessi/guariti sono 4.768.578, in totale, più 9.540 rispetto al 7 dicembre. I deceduti sono 134.472 da inizio pandemia in Italia. Il totale dei casi sale a 5.152.264.
Le Regioni 3.516 nuovi casi in Veneto, sette i decessi. In Lombardia 3.373 nuovi contagi e 25 decessi. Nel Lazio 1.554 nuovi casi positivi e 3 decessi. In Campania si sono registrati 1175 positivi e un decesso. In Piemonte 1.165 nuovi casi. In Toscana 791 nuovi casi e altri 5 decessi. In Friuli Venezia Giulia 763 nuovi contagi e 8 decessi. In Liguria 690 casi e 5 morti. In Sicilia 618 nuovi casi e 10 decessi. 468 contagi in Puglia. In Abruzzo 338 casi e tre decessi. In Calabria 323 nuovi casi e 3 decessi. In Trentino i nuovi casi positivi sono 255. 138 casi in Sardegna e un morto.
PROVVEDIMENTI NEGLI ALTRI PAESI
DANIMARCA: La Danimarca imporrà di nuovo restrizioni volte a frenare l’aumento dei contagi di Covid e contenere la variante Omicron. Lo ha annunciato il primo ministro Mette Frederiksen in una conferenza stampa. Le nuove restrizioni includono l’anticipo della chiusura delle scuole primarie, con l’allungamento delle vacanze, per le festività di fine anno, mentre da venerdì ristoranti e bar dovranno chiudere entro mezzanotte. Ai danesi viene consigliato di lavorare da casa e ad annullare i momenti di aggregazione come le feste di Natale. “Riteniamo ancora che sia possibile mantenere aperte ampie parti della società, grazie al grande sostegno per i vaccini”, ha aggiunto. “Sappiamo quanto sia importante la frequenza scolastica per il benessere dei bambini e dei giovani. Per questo aggiungiamo qualche giorno alle vacanze natalizie, prima e dopo, ma il piano non è quello di avere un’altra lunga chiusura”, ha assicurato. Frederiksen ha detto che il governo avrebbe fatto tutto il possibile per evitare nuove restrizioni, ma il paese ha visto un drammatico balzo in avanti dei nuovi casi nelle ultime settimane.
REGNO UNITO – VERSO IL GREEN PASS VACCINALE – Boris Johnson valuta l’imposizione di nuove restrizioni sul Coronavirus in Inghilterra. Nel “Piano B” Green Pass vaccinale obbligatorio ed il ritorno allo smart working diffuso. A preoccupare il premier inglese l’avanzata di Omicron. Johnson: “Si diffonde molto più rapidamente delle precedenti varianti” “Non possiamo presumere che la variante Omicron del Covid-19 sia meno grave delle altre che l’hanno preceduta” – con questa premessa il premier britannico ha annunciato una serie di nuove restrizioni per bloccare la diffusione dei contagi nel Regno Unito. “Quel che è certo – ha aggiunto – è che si diffonde molto più rapidamente delle precedenti varianti, e si sta assistendo a un rapido aumento dei casi nel Regno Unito ed in Sudafrica”. Verso una nuova stretta Nel Regno Unito scatterà una nuova stretta con l’obbligo di Green Pass nei locali, il ricorso diffuso allo smart working e alle mascherine. In Europa Omicron risulta presente soprattutto in Inghilterra e si sta diffondendo molto più velocemente rispetto alle altre, “con i casi – ha detto Johnson alla stampa -che potrebbero raddoppiare ogni due o tre giorni”. Le nuove misure in Inghilterra Se verranno messe in atto, le nuove restrizioni prevedono il Green Pass vaccinale dopo due dosi per l’ingresso in discoteche e locali, il ritorno al lavoro da casa e l’estensione dell’uso della mascherina a gran parte dei locali al chiuso. Le strette in tutta Europa Ulteriori strette sono già scattate nei Paesi scandinavi, perché i contagi sono in ascesa: in Danimarca si fermano le scuole e i bar: locali e ristoranti dovranno chiudere a mezzanotte. In Norvegia il premier Jonas Gahr Store ha imposto un tetto alle riunioni in casa e l’obbligo di mascherina (laddove il distanziamento sia impossibile). In Germania – il Paese europeo più esposto – il tasso di incidenza settimanale è in calo ma i contagi quotidiani restano altissimi: a quota 70mila con 527 decessi (mai così tanti da febbraio).
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