La decrescita dell’epidemia da Covid-19 in Italia segna oggi, 14 maggio, un ulteriore miglioramento con 7.567 nuovi contagiati su circa 300mila tamponi, quindi con un indice di positività del 2,5% e un indice di trasmissibilità Rt sceso al valore dello 0,86% ed anche l’incidenza risulta ancora in discesa toccando i 96 casi su 100mila abitanti. E buone notizie riguardano pure la situazione degli ospedali, con sole tre regioni – Lombardia, Toscana e Calabria – che sono sopra le soglie di allerta per l’occupazione dei posti letto per Covid in terapia intensiva e nei reparti di area medica. Ancora alto, ma in declino, anche il numero dei morti in 24 ore: 182. E sono 1.860 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 33 in meno rispetto a giovedì. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 13.050 persone, 558 meno di giovedì. Solo Lombardia e Toscana sono sopra la soglia limite di occupazione del 30% per le terapie intensive mentre la Calabria è sopra la soglia limite del 40% per i reparti di area medica. Il tasso nazionale di occupazione in intensiva è inoltre sotto la soglia critica ed è pari al 23%, ed il tasso di occupazione nei reparti ospedalieri di aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente, arrivando al 24%.
Dati valutati positivamente dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute per l’analisi del monitoraggio, facendo notare che l’età media dei contagi scende da 41 a 40 anni e la decrescita si rileva anche nella fascia tra zero e 9 anni. Negli anziani la decrescita è maggiore “e questo – dice Bruaferro – è un indicatore della efficacia della campagna vaccinale in corso”. “In questa fase sta crescendo la vaccinazione nella fascia tra 60 ai 69 anni, e gli over-80 raggiungono tassi di copertura elevati. Il tasso di ospedalizzazione è strettamente correlato la percentuale dei vaccinati over-80, ed è dunque in decrescita”.
“Credo che progressivamente l’idea è di arrivare a superare la misura del coprifuoco“, ha detto ancora Brusaferro. “La sfida è arrivare a vaccinare i giovani per rallentare la velocità della circolazione virale, come ha dimostrato un recente studio in Israele. Dunque bisogna vaccinarsi il più possibile, in fretta e con ogni vaccino disponibile”. Lo ha detto in conferenza stampa il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
Sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia il ministro della Salute, Roberto Speranza, firma una nuova ordinanza – che andrà in vigore a partire dal 17 maggio – in base alla quale passano in area gialla tutte le Regioni, comprese Sicilia e Sardegna, tranne la Valle d’Aosta, che resta in area arancione.
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