I dati di oggi, 16 dicembre, sull’andamento dell’epidemia di covid in Italia sono preoccupanti e giustificano la proroga dell’emergenza decisa dal governo fino al 31 marzo. Eccoli: secondo i dati del ministero della Salute sono 26.109 i positivi ai test Covid (ieri erano stati 23.195). Sono 123 i morti (ieri erano stati 129). Sono 317.930 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 12.277 in più rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 5.308.180, i morti 135.301. I dimessi e i guariti sono invece 4.854.949, con un incremento di 13.704 rispetto a ieri.
Sono 718.281 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, sempre secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 634.638. Il tasso di positività è al 3,6%, stabile rispetto a ieri. Salgono poi a 917 i pazienti in terapia intensiva in Italia, ben 47 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 101. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 7.338, ovvero 29 in più rispetto a ieri.
I 26.109 nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore in Italia rappresentano il nuovo record della quarta ondata. Erano nove mesi che non si registravano numeri così alti: l’ultima volta che si sono superati i 26mila casi, infatti, è stato il 13 marzo, quando ne sono stati individuati 26.062.
Da due mesi a questa parte non accenna a rallentare l’epidemia di Covid-19, che sta progressivamente “portando verso una pericolosa congestione degli ospedali”. Nella settimana 8-14 dicembre, rispetto alla precedente, crescono di circa il 18% i nuovi casi e i decessi.
La possibile introduzione dell’ obbligatorierà del tampone anche per i vaccinati per accedere ai grandi eventi è “un’ipotesi da considerare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare”. A dirlo è Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Css a SkyTg24 ribadendo che “va tutelato il vantaggio che è stato accumulato dal nostro Paese e soprattutto vanno protette le vite degli italiani”.
“Sul fronte ospedaliero aumentano ancora i posti letto occupati da pazienti Covid: +17,9% in area medica e +11,2% in terapia intensiva. Tuttavia, nelle ultime settimane “si è ridotta la percentuale di pazienti ricoverati in area medica e in intensiva rispetto ai positivi”, grazie all’incremento delle terze dosi.
Incrementa nettamente il rapporto tra positivi e persone testate (da 3,6% a 23,9%) e sono in aumento del 18,8% anche i decessi, che sono stati 663 negli ultimi 7 giorni rispetto a 558.
In 26 Province italiane l’incidenza di contagi da Covid-19 supera i 250 casi per 100.000 abitanti. Mentre in tutte le Regioni, ad eccezione di Friuli-Venezia Giulia, Molise e Provincia Autonoma di Bolzano, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 4,4% dell’Abruzzo al 94,8% della Basilicata.
Aumentano in 7 giorni del 5,8% le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid: dal 6 al 12 dicembre sono state 236.000 rispetto ai 223.116 della settimana precedente. Ma ad aumentare sono soprattutto le terze dosi: sono state 2,9 milioni, l’8,8% in più rispetto alla settimana precedente.
Il monitoraggio sottolinea come “la pandemia sia in fase critica per la convergenza di vari fattori, come la stagione invernale, il ritardo iniziale nella somministrazione delle terze dosi, uno zoccolo duro di non vaccinati”. Questo “preoccupa” in vista del Natale e della diffusione di Omicron.
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