Il tasso di positività dei contagi da covid rispetto ai tamponi effettuati è schizzato oggi, 26 dicembre, dal 5,6% di ieri all’11,5%. I nuovi casi accertati sono stati infatti 24.883 nelle ultime 24 ore su appena 217.052 tamponi. Ieri i casi erano stati 54.762, ma su circa 970.000 tamponi. I morti sono stati 81, mentre ieri erano stati 144. Gli attualmente positivi sono 516.839, 16.373 in più rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia i casi totali di persone ammalatesi di covid sono 5.647.313 e i morti sono stati 136.611. I dimessi e i guariti sono invece 4.993.863, con un incremento di 8.428 rispetto a ieri. Aumentano i ricoveri purtroppo nei reparti ordinari (+328).
AUMENTO DEI GREEN PASS. Un dato incoraggiante sulla crescita della consapevolezza che bisogna far ricorso agli strumenti messi in atto dal governo è quello che riguarda la corsa che c’è stata all’ottenimento dei green pass: sono quasi quattro milioni (3.818.558) i Green pass emessi negli ultimi tre giorni in Italia. Cifre record iniziate nel giorni dell’antivigilia di Natale, in cui sono stati 1.663.340 mila i certificati verdi chiesti, il 24 dicembre sono stati 1.721.948, e anche nel giorno di Natale si è raggiunta quota 433.270, che porta il totale generale a quasi 169 milioni (168.920.873).
Sono quasi quattro milioni (3.818.558) i Green pass emessi negli ultimi tre giorni in Italia, secondo quanto si evince dal sito del Governo. Cifre record iniziate nel giorni dell’antivigilia in cui sono stati 1.663.340 mila i certificati verdi chiesti, il 24 dicembre sono stati 1.721.948, 579 mila e anche nel giorno di Natale si è raggiuto quota 433.270 che porta il totale generale a quasi 169 milioni (168.920.873).
LA TESTIMONIANZA SUI VACCINI – “Di un anno fa ricordo l’emozione e anche un po’ di timore per un vaccino completamente nuovo. Totalmente svaniti quando sono arrivata a fare la terza dose. Un anno dopo si rafforza sempre più la consapevolezza che il vaccino è l’unica arma per battere il Covid“: a parlare è la dottoressa Michela Cardamone, il primo medico a ricevere in Umbria la dose contro il Covid. “Va fatto e basta. Per sé stessi e per la comunità. Per senso civico e per tutti quelli che non lo possono fare” ha dichiarato all’ANSA.
Era il 27 dicembre 2020 quando in Italia partiva la più grande campagna vaccinale delle storia. Alla vigilia di quel giorno la dottoressa Cardamone, referente Covid dell’Usl Umbria 1, ricorda le sensazioni di allora: “Un misto di emozione ed orgoglio. Ero e rimango convinta che sia fondamentale vaccinarsi. Riduce infatti drasticamente il rischio di finire in ospedale e ancora di più di morire. Sono i numeri che lo dicono e sono chiari. Bisogna poi continuare a seguire tutte le precauzioni necessarie per bloccare il virus, come usare le mascherine e curare l’igiene delle mani“.
La dottoressa Cardamone ci ha tenuto ad aggiungere una notazione su come “sia stata stravolta” la vita degli operatori sanitari in questi due anni. “Tutti hanno dato il massimo – dice – e continuano a darlo. Nei punti vaccinali si lavora a pieno ritmo perché con il passare dei mesi la platea dei vaccinati si è allargata, sono arrivate le terze dosi e quelle pediatriche. Medici, infermieri, oss e personale di Umbria Salute hanno dato e continuano a dare il massimo. Con un impiego di energie notevolissimo destinato a proseguire ancora a lungo. Per battere il Covid – conclude – non c’è dubbio: serve vaccinarsi“.
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