AGGIORNAMENTO COVID/ Passano in “arancione” Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna, mentre la Valle d’Aosta resta in rosso. Scende a 42 anni l’età media dei nuovi contagiati

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le nuove ordinanze sulle regole e i colori delle regioni ai fini dell’attuazione delle misure anti-covid, che andranno in vigore da domani, lunedì 3 maggio. La Valle d’Aosta sarà ancora rossa, mentre in arancione sono la Basilicata, la Calabria, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna.

Intanto l’aggiornamento dei dati sulla pandemia ci dicono che i casi di positività al virus sono 13.446 e che l’età media dei nuovi contagiati è di 42 anni, mentre risale a 0,85 l’indice Rt nazionale di contagio. Inferiore ai giorni scorsi il numero delle vittime: 263. Il tasso di positività scende al 3,9%. L’Istituto superiore di Sanità Iss fa rilevare che la variante inglese è ormai prevalente nel nostro paese con il 92% dei casi. La brasiliana è al 4,5%.

Per fortuna è stato segnato il record di 508 mila vaccini somministrati in 24 ore. Un dato che – assicurano gli esperti – andrà ad incidere col tempo sulla curva dei contagi.

Per 47 milioni di italiani (tanti sono in zona gialla) ci sarà la possibilità di andare a pranzo e cena al ristorante ma anche di visitare musei, teatri e cinema, che – lentamente – stanno cominciando a ritrovare il proprio pubblico. Sarà consentito, inoltre, lo spostamento tra regioni anche di colore diverso, muniti però del cosiddetto green pass, il documento che certifica l’avvenuta vaccinazione o, eventualmente, la negatività al tampone nelle 48 ore precedenti il viaggio.

Ma non sarà comunque un “liberi tutti”, come ricordano molti amministratori locali, che continuano a lanciare appelli alla responsabilità. Proprio da domani saranno intensificati i controlli delle forze dell’ordine non solo su strade e autostrade ma anche nei potenziali luoghi di assembramento come litorali, spiagge o piazze della movida. Solo nelle ultime 24 ore sono state controllate quasi 90 mila persone, con 976 sanzioni e 20 denunce. Chiuse anche dodici attività che non rispettavano le restrizioni.

Le regioni che dovranno ancora aspettare per l’allentamento delle restrizioni sono, invece, quelle in zona rossa, la Sardegna, e quelle in zona arancione, vale a dire Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta. E la situazione non cambierà neanche la prossima settimana, quando le uniche modifiche sono quelle di Sardegna e Valle d’Aosta che si “scambiano” i colori diventando la prima arancione e la seconda rossa. Pronta la zona rossa per l’area di Bella Farnia, a Sabaudia, in provincia di Latina, dove ieri, nel corso di uno screening organizzato dalla Asl, è stata rilevata la positività di 80 cittadini indiani su un totale di 550 tamponi effettuati. “Dobbiamo garantire di limitare al massimo i flussi e, comunque, chi arriva faccia la quarantena, anche se negativo al tampone, in luoghi separati, sono stati attivati gli hotel. Chiaramente non si potrà fare se i numeri sono grossi, vanno limitati”. Lo dice il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ospite di Mattino 5, su Canale 5, in riferimento agli arrivi dall’India. “La preoccupazione è la stessa di tutti quei Paesi dove ci sono stati altissimi tassi di contagio – afferma -. Ora c’è una buona collaborazione, le indicazioni del governo sono chiare” e “il filtro dell’altra sera a Fiumicino ha funzionato”.

“In molti paesi europei c’è una curva in crescita, mentre in Italia c’è una decrescita ma sempre lenta della curva. Per quanto riguarda l’incidenza riportiano due flussi: quelli Iss, che vede una decrescita a domenica scorsa ed è pari a 146 contro 157 della settimana precedente. Il flusso del ministero a ieri sera indica l’incidenza a 148 per 100mila abitanti contro 159 della scorsa settimana”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio della “cabina di regia”.

Intanto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro,fa notare che “La variante inglese è ormai la variante di base nel nostro Paese. Nell’ultima indagine rapida sulle varianti dell’Iss sono stati sequenziati oltre 2000 campioni: nel 92% dei casi è stata evidenziata la variante inglese, che ha sostituito il virus iniziale ed è prevalente, e la brasiliana è al 4,5%. Un caso di variante indiana è stato riportato dal Veneto”.  Quindi, ha detto, è “importante continuare ad abbassare l’incidenza per contenere i casi. Il virus muta continuamente ma non tutte le mutazioni sono di interesse e ci devono preoccupare. Diventano preoccupanti quando c’è un aumento di trasmissibilità o virulenza”.

 

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