Ci sarebbe una bravata dietro gli aghi sparati sui passanti, a Torino, che nei giorni scorsi hanno ferito alcune persone in strada, nel quartiere San Donato. E’ l’ipotesi al vaglio degli investigatori della squadra mobile, che indagano sulla vicenda. Il tipo di ago, e la ferita provocata, sembrano escludere che per lanciarli sia stata utilizzata una pistola ad aria compressa o una sparachiodi. Più probabile l’impiego di una cannuccia, come una sorta di cerbottana artigianale.
“Stavo camminando quando ho sentito un forte dolore al braccio destro. Sentivo bruciare, come se mi avessero punto. Ho sfregato con la mano e ho trovato un ago conficcato nella pelle.
E’ stato terribile”, racconta Carlo, nome di fantasia, uno dei cinque giovani torinesi vittima di questa follia metropolitana.
“Non ho realizzato subito cosa fosse successo – aggiunge -. Ero stranito. E anche spaventato. Sono andato subito al pronto soccorso, anche per il timore che l’ago fosse infetto”. Gli esami al momento lo hanno escluso.
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