di SERGIO TRASATTI/ Polemiche senza fine al processo ad Alessia Pifferi, la 38enne che nel luglio 2022 lasciò morire di stenti la figlia Diana di soli 18 mesi, abbandonandola da sola in casa per sei giorni. La superperizia del professor Elvezio Pirfo ha stabilito che l’imputata è capace di intendere e di volere. Perizia depositata presso la Corte d’Assise di Milano che l’aveva disposta nel processo per omicidio volontario aggravato a carico della stessa Pifferi. Nell’udienza del 4 marzo prossimo verrà discussa in aula. A “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus, al microfono di Fabio Camillacci e Tiziana Ciavardini, ne ha parlato l’avvocato Alessia Pontenani (nella foto a destra con la sua assistita), legale di Alessia Pifferi dicendo: “Io ho reagito con stupore visto che la perizia fatta dai nostri psichiatri di parte dice tutt’altro e racconta un’altra verità. Alessia Pifferi invece ha reagito con grande disperazione e dispiacere. Quando le ho detto ‘secondo la perizia tu sei sana di mente quindi sei una mamma cattiva e hai ucciso tua figlia’, lei è scoppiata a piangere e mi ha risposto ‘io non ho mai voluto fare del male a mia figlia io voglio bene a Diana’. Ecco questa è una particolarità: Alessia Pifferi ne parla ancora al presente di sua figlia, come se fosse ancora viva”.
Le parole di Alessia Pifferi. L’avvocato Alessia Pifferi ha precisato: “La mia assistita ha poi aggiunto ‘io sono una brava mamma, ho sempre voluto bene a mia figlia, l’ho sempre trattata bene e voglio che tutta Italia sappia che io ho sempre voluto bene a mia figlia’. E’ chiaro che sulla superperizia fatta dal professor Elvezio Pirfo, ha influito la decisione del pm di indagare per falso e favoreggiamento le psicologhe del carcere di San Vittore e la sottoscritta. Indagare me peraltro è una follia visto che io come legale della Pifferi sono stata nominata successivamente a tutto il lavoro fatto dalle psicologhe. E’ palese che tutto questo non ha certo rasserenato il clima dell’intero processo. A tal proposito, ricordo che il 4 marzo prossimo alla ripresa del procedimento, ci sarà astensione della Camera Penale di Milano e di tante altre Camere Penali di tutta Italia. Ci sarà astensione proprio perché quello che ha fatto il pm De Tommasi è di una gravità assoluta. Indagare me il 24 di gennaio con la superperizia in corso è gravissimo”.
Le critiche al pubblico ministero e alla super perizia. La legale di Alessia Pifferi ha aggiunto: “La mossa del pubblico ministero non ha fatto altro che avvelenare gli animi già tesi: motivo per cui lo psichiatra Elvezio Pirfo si è premurato di scrivere nella perizia ‘il clima è sereno e io non sono stato influenzato in alcun modo dal processo mediatico, né dalle decisioni del pubblico ministero’. Peraltro, le perizie, quella fatta dai miei periti e quella fatta da Pirfo, sono identiche nelle premesse ma totalmente diverse nelle conclusioni. Cioè con quelle premesse e quei test che sono stati svolti, Alessia Pifferi risulta totalmente incapace di intendere e di volere; Pirfo invece sostiene l’opposto. Nell’udienza del 4 marzo -ha concluso l’avvocato della Pifferi- il pubblico ministero potrebbe chiedere la mia incompatibilità in quanto indagata in procedimento connesso, anche se non c’è connessione e se dovesse farlo, la Corte d’Assise non aderirà a questa sua decisione. Credo quindi che questo non accadrà e che, al contrario, discuteremo della superperizia con il professor Pirfo a cui io farò molte domande sui test e per capire quanto il clima avvelenato abbia influito sulle sue conclusioni. Purtroppo è stato e continua a essere un processo mediatico; sono convinta infatti che se non ci fossero state le telecamere questo processo sarebbe già arrivato a sentenza in un clima sereno. A oggi invece penso che la sentenza della Corte su Alessia Pifferi non arriverà prima di maggio”.
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