Un arabo israeliano questa mattina ha attaccato un bar nel centro di Tel Aviv uccidendo due persone e ferendone altre sette. Gli agenti dei servizi segreti lo hanno identificato dalle riprese delle telecamere di sorveglianza (foto): l’uomo risulta abitante nel Wadi Ara, nel Nord di Israele. Lo riferisce la radio militare.
L’attacco è avvenuto nel pub Hasimtà, nella centrale via Dizengoff, nell’ora di punta che precede il riposo sabbatico. Testimoni riferiscono che l’assalitore indossava una giacca grigia ed un passamontagna nero. Ha sparato una trentina di colpi con un’arma automatica, colpendo gli avventori che festeggiavano un compleanno. Dopo l’attacco l’uomo si è allontanato a piedi e ricerche sono scattate a partire dagli edifici del centro di Tel Aviv. La popolazione ha avuto ordine dalla polizia di restare chiusa in casa. Il movente dell’attacco, ha detto il sindaco Ron Hulday, non è ancora chiaro.
Le immagini riprese dalle telecamere sono state trasmesse dalle televisioni israeliane. Sul web circola intanto anche un’immagine che mostrerebbe il volto del presunto assalitore. Il sindaco di Tel Aviv Ron Hulday ha intanto seccamente smentito voci diffusesi in un primo momento secondo cui obiettivo dell’attacco potevano forse essere omosessuali. “No, non hanno niente a che vedere”, ha detto alla televisione.
La stazione di Monaco evacuata per ore. La stazione centrale di Monaco di Baviera e quella di Pasing sono state sgomberate la scorsa notte per il rischio “serio” di attentati terroristici. Lo ha reso la polizia. In seguito all’allarme forze speciali della polizia hanno progressivamente chiuso alla circolazione anche la piazza antistante la stazione centrale dopo averla evacuata, come quella di Pasing, nell’est della città.
“Sulla base di attuali indizi da prendere sul serio, la polizia di Monaco presuppone il pericolo di un attentato terroristico nella zona di Monaco. Sulla base di informazioni in nostro possesso e valutate come serie, potrà esserci un attentato stanotte”: questo il messaggio diramato dalla polizia del capoluogo bavarese su Facebook. Tuttavia la polizia per ora non ha informazioni sui moventi dei presunti piani terroristici né è chiaro se si tratti di eventuali attentatori islamici o di altro orientamento.
L’allarme di Anonymous a Firenze. – Avrebbe dovuto verificarsi a Firenze l’attentato dell’Isis che sarebbe stato sventato da Anonymous. E’ lo stesso gruppo di hackers che, dopo il video del 28 dicembre, lo afferma in un nuovo videomessaggio. Fonti investigative affermano però che i riscontri fatti fino ad ora su tale ipotesi hanno dato esito negativo.
Il 28 dicembre Anonymous aveva fatto sapere nel suo videomessaggio di aver sventato un attentato dell’Isis in Italia, ma senza indicare la località in cui doveva verificarsi e annunciando “maggiori dettagli presto in un video”, che ha reso noto ieri. “Il giorno 25 dicembre 2015 abbiamo ricevuto una segnalazione relativa ad un profilo twitter collegato ai vertici dell’Isis dove era in corso una prima comunicazione su un possibile obiettivo italiano, già stabilito e apparentemente pronto per essere colpito. Quel breve messaggio, in quel momento, indicava che Firenze sarebbe stato un obiettivo entro capodanno”, dice Anonymous aggiungendo di “essersi subito attivato per tentare di sventare questo attacco che, comunque, risultato reale o falso, non può essere sottovalutato tenendo conto dei soggetti che ne stavano parlando”.
Poi la spiegazione di come il gruppo di hackers si sarebbe mosso: “Abbiamo inscenato una ‘talpa’ all’interno dello stato islamico sfruttando lo stesso account accreditato e facendo credere che qualche fratello infedele ad Allah avrebbe comunicato agli italiani il ‘giorno del giudizio di Dio’, così impedendo che questo attacco venisse attuato”. E poi l’annuncio che #OpParis, l’iniziativa di disturbo e di contrattacco di Anonymous nei confronti di Daesh, non si fermerà. Fonti investigative hanno affermato che i riscontri finora fatti in proposito hanno dato esito negativo, così come gli accertamenti sull’account twitter dal quale sarebbe partito il messaggio che avrebbe messo sulle tracce gli hackivisti di Anonymous, anche se la polizia postale continua a monitorare la rete.
Le stessi fonti investigative sottolineano tuttavia possibile essersi imbattuti in rete in una conversazione tra jihadisti che pianificavano attacchi, ma, in occasione del videomessaggio del 28 dicembre, avevano già definito “difficile e pericoloso, il fatto che il collettivo abbia iniziato un’operazione ad alto impatto, sotto copertura, pericolosa perché dal finale incerto”. Un’operazione azzardata che, secondo gli investigatori, non sembrerebbe appartenere al modus operandi di Anonymous.
Hollande: minaccia altissima. Nel suo discorso alla nazione alla vigilia di Capodanno il presidente francese Francois Hollande ha avvertito che la minaccia terroristica è ancora “ad altissimo livello”. Riferendosi alla strage di Parigi che causò 130 vittime il 13 novembre e agli attacchi al settimanale satirico “Charlier Hebdo” di gennaio, il capo di Stato ha ricordato ai francesi che “abbiamo appena vissuto un anno terribile”. “La minaccia c’è ancora”, ha detto Hollande in tv, “spesso sventiamo attacchi”.
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