AMBIENTE E POLITICA/ Negozi a porte aperte o chiuse? Strana polemica a Bolzano

di GIOVANNI PEREZ – Porte sempre aperte o porte chiuse: su questo strano dilemma è iniziata una piccola guerra tra l’amministrazione comunale di Bolzano ed i negozianti di via Museo e dei Portici. Il tutto è nato da un’ordinanza del sindaco bolzanino Caramaschi (foto), il quale ha annunciato che saranno soggetti a sanzioni quei negozianti che tengono costantemente aperte le porte di  loro negozi: in inverno –sostiene il sindaco – con grande dispersione di combustibile, in estate con un notevole utilizzo di energia elettrica per far funzionare i condizionatori. In effetti l’abitudine delle porte aperte da tempo è messa in atto da numerosi commercianti convinti che i clienti entrino più volentieri nei loro negozi se non devono superare la “barriera” psicologica costituita dalle porte di ingresso. Da parte sua il sindaco ha ragione quando cerca di far limitare l’uso di energia e il conseguente inquinamento.
L’ordinanza credo sarebbe pienamente condivisibile se contemporaneamente il Comune di Bolzano non avesse firmato con il Comune di Trento un  accordo per trasportare a Bolzano una gran quantità di rifiuti da smaltire nell’impianto a sud della Zona Industriale. Salvo prova contraria, i fumi dell’inceneritore (ovviamente destinati ad aumentare, con l’incenerimento dei rifiuti da bruciare che arriveranno da Trento) non mi sembra che vengano consigliati dai medici per i i bambini in sostituzione di una vacanza al mare o in montagna. Ma forse mi sbaglio…

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