Ancora 6 vittime di incidenti mortali sul lavoro in un solo giorno in Italia: a Milano, Torino, Padova, in Toscana e in Sicilia. Il ministro Orlando promette a breve il “piano sicurezza” confidando nelle Regioni

Ancora incidenti mortali in Italia. Oggi se ne registrano 6 in una sola giornata lavorativa: due operai sono deceduti nella provincia di Milano a causa di ustioni da congelamento in un deposito di azoto; un operaio è caduto da un’impalcatura alta cinque metri e ha perso la vita in provincia di Padova e il titolare di un’officina è caduto da una scala e ha sbattuto violentemente la testa e morendo all’istante.

MILANO – Due operai – Emanuele Zanin di 46 anni e Jagdeep Singh di origini indiane, 42 anni, che lavoravano per la ditta monzese “Sol Group spa” – sono deceduti in un deposito di azoto della sede dell’ospedale Humanitas a Pieve Emanuele mentre caricavano una cisterna di azoto liquido usato nei laboratori dell’ateneo e per alimentare l’impianto antincendio.

I vigili del fuoco riferiscono che i due operai sono deceduti a causa di ustioni da congelamento. Le cause sono in via di accertamento. Sul posto sono intervenuti anche il 118, vigili del fuoco, carabinieri e polizia locale. Causa dell’incidente potrebbe essere stata una perdita di azoto liquido nel deposito. I due operai si stavano occupando del rifornimento di azoto. Sul caso indaga la Procura di Milano per l’ipotesi di omicidio colposo. Sul posto la squadra di polizia giudiziaria del dipartimento guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano, nonché un medico dell’Ats.  Secondo quanto appreso i due avevano già svolto questa operazione ma la perdita di azoto, provocata da motivi ancora da chiarire, ha travolto i due lavoratori uccidendoli in pochissimo tempo. Inutili i soccorsi, i tecnici sono morti nella stanza adibita al travaso. Al caso lavorano i carabinieri e il personale dell’Ats di Milano per verificare se ci siano stati errori nella manovra o mancanze strutturali.

A quanto si è saputo, i corpi dei due operai sono stati trovati a terra in fondo ad un locale a cielo aperto, una sorta di incavo che contiene il serbatoio-cisterna (ha il marchio del gruppo Sol), mentre l’autocisterna era stata collocata a fianco alla parte del serbatoio che sporge oltre il terreno per il caricamento dell’azoto. Una delle ipotesi è che i due operai siano scesi nel locale che contiene il serbatoio e là vicino alla cisterna siano stati investiti da una perdita di azoto.

L’incidente nel Padovano Un operaio, Valeriano Bottero e aveva 52 anni, un imbianchino che lavorava in proprio per la ditta Lavor Metal a Loreggia (Padova) è morto dopo essere caduto da un’impalcatura alta cinque metri. Sul posto i Carabinieri e i funzionari dello Spisal. L’incidente sul lavoro è avvenuto alle ore 15.30 circa; il pronto soccorso del Suem 118 è giunto sul posto in elicottero ma gli operatori sanitari non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’operaio a causa dei traumi troppo gravi. L’area in cui è avvenuto l’incidente al momento è stata recintata, e sono in corso accertamenti da parte dello Spisal per eventuali violazioni in tema di sicurezza sul lavoro. La Procura di Padova sta coordinando i rilievi.  L’uomo era titolare di una ditta di tinteggiatura con sede proprio a Loreggia, e stava lavorando ad una facciata dell’azienda, di cui non era dipendente diretto. L’impatto al suolo da un’altezza di cinque metri per lui è stato fatale, e l’intervento dei sanitari del 118 non è servito a salvargli la vita. Sul posto i carabinieri e lo Spisal per ricostruire  la dinamica dell’incidente.

L’incidente nel Torinese Questa mattina in un incidente sul lavoro a Nichelino, in provincia di Torino, Leonardo Perna, 72 anni, titolare di un’officina meccanica, è deceduto dopo essere caduto da una scala a due metri d’altezza. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, al momento dell’incidente era solo. A chiamare i soccorsi sono stati i dipendenti di una ditta vicina all’officina di via XXV Aprile, che hanno sentito dei rumori.

Successivamente si è appreso di altri due incidenti mortali:  a Pontasserchio, nella provincia di Pisa, un imprenditore agricolo di 54 anni è morto in serata dopo essere stato praticamente decapitato dalle lame di una macchina agricola dopo essersi accovacciato per verificare se la macchina avesse avuto un guasto o comunque un altro problema che ne impediva il corretto funzionamento.

A Capaci (Sicilia) un autotrasportatore di 52 anni, Giuseppe Costantino, aveva finito le operazioni di carico e scarico della merce quando è andato nella parte posteriore del Tir per alcune verifiche. Ma il mezzo si è messo in movimento e lo ha travolto uccidendo.

IL MINISTRO PROMETTE UN PIANO SICUREZZA – Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, incontrando i giornalisti durante una visita allo stabilimento della Pasta Rummo a Benevento, ha detto: “Il piano sicurezza sui posti di lavoro sarà pronto nelle prossime settimane. Nel frattempo assumeremo provvedimenti immediati che anticipano il piano stesso. Lavoreremo sulla costruzione di una banca dati per raccogliere le violazioni che fin qui non c’è stata. Stiamo lavorando per definire delle sanzioni più tempestive per chi viola le norme e per una piena responsabilizzazione delle Regioni che sono titolari dei controlli con le Asl. Il 90% dei controlli in termini di sicurezza riguarda le Asl e stiamo potenziando l’Ispettorato del Lavoro. Entro fine anno ci saranno 800 nuove unità, entro il prossimo anno arriveremo a 2000. E dopo l’incontro tra il presidente Draghi e i sindacati, ho la speranza che si possa fare anche qualcosa in più. Ci sono tutte le condizioni perché questa struttura possa svolgere un ruolo ancora più centrale nel sistema dei controlli. Investiremo molto poi sul sistema della formazione che è un altro capitolo essenziale per contrastare questo fenomeno”. 

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