Oggi, alla vigilia della presentazione in Senato del governo Draghi, è stata annunciata una iniziativa politica di particolare rilievo, destinata a segnare una svolta nella futura vita politica italiana: “La costituzione di un intergruppo parlamentare che, a partire dall’esperienza positiva del Governo Conte II, promuova iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese, dalla emergenza sanitaria, economica e sociale fino alla transizione ecologica ed alla innovazione digitale. Con questo spirito, da domani, saremo insieme per rilanciare e ricostruire il nostro Paese“. Nella comunicazione dell’evento viene precisato che essa “è sottoscritta dai capigruppo al Senato di M5s, Ettore Licheri, del Pd, Andrea Marcucci, e di Leu, Loredana De Petris perché “sollecitata da senatrici e senatori dei tre gruppi parlamentari“.
La decisione viene così commentata da Giuseppe Conte: «L’iniziativa annunciata dai capigruppo in Senato di M5S-Pd-Leu di costituire un intergruppo parlamentare per promuovere iniziative che rilancino l’esperienza positiva di governo che si è appena conclusa è giusta e opportuna. In questa fase è ancora più urgente l’esigenza di costruire spazi e percorsi di riflessione che valorizzino il lavoro comune già svolto e contribuiscano ad indirizzare la svolta ecologica e digitale e le riforme di efficientamento della Pubblica Amministrazione e della Giustizia nel segno di una maggiore equità e inclusione sociale».
A sua volta il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, intervenendo al programma tv condotto da Bianca Berlinguer; ha affermato: «È una cosa molto importante la scelta che hanno fatto oggi i senatori, dentro questa maggioranza così ampia, di offrire al presidente Draghi un’area omogenea per aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi su un asse politico dell’europeismo che altrimenti sarebbe stato più debole».
Il ministro della Salute Roberto Speranza (Leu) ha dichiarato: «La nascita dell’intergruppo parlamentare Leu-Pd-M5s è un’ottima notizia e indica la strada giusta per coltivare un’idea di Paese che metta al centro la difesa dei beni pubblici fondamentali».
A queste prese di posizione si unisce, un po’ a sorpresa, il presidente di Italia viva, Ettore Rosato, con queste parole: «La scelta di andare verso una coalizione strutturale tra Pd, M5s e Leu, codificata anche nell’intergruppo parlamentare appena annunciato, apre una prateria per chi vuole costruire la casa dei riformisti. Italia Viva c’è e ci sarà. Per il riformismo, contro il populismo».
Una nota di dissenso arriva invece da Matteo Orfini (l’esimio parlamentare del Pd, ex dirigente romano di quel partito, che tre anni fa radunò davanti a un notaio i consiglieri comunali del Pd di Roma a sottoscrivere la dichiarazione di sfiducia contro il sindaco Pd di Roma, Ignazio Marino). Il personaggio ha affermato: «Siamo parlamentari del Pd. Pensiamo a rilanciare l’iniziativa del Pd e a farlo uscire da questa assurda subalternità. Intergruppi che guardano al passato hanno davvero poco senso. Pensiamo semmai al futuro“. Certo, se si guarda al suo passato….
Il centrodestra, sorpreso dall’iniziativa, rivendica di avere da tempo dato vita a un proprio coordinamento: l’ipotesi di creare una cabina di regia strutturata fra Lega e Fi, lasciando fuori Fratelli d’Italia della Meloni, complicherebbe – secondo i due partiti – la costruzione del puzzle delle alleanze alle amministrative.
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