di FABIO CAMILLACCI/ Serata di grandi emozioni per Luciano Spalletti, tornato da avversario allo stadio Olimpico giallorosso. Fischiato e insultato, ma trionfatore: i tifosi romanisti lo hanno amato ma non gli hanno perdonato il trattamento riservato al monumento Francesco Totti. Per 70′ sembrano poco riconoscenti anche i suoi ex giocatori: la Roma domina il terzo anticipo della seconda giornata di campionato. Giallorossi penalizzati dagli episodi e dalla sfortuna. Dzeko porta in vantaggio la Roma nel primo tempo, prima frazione in cui la squadra di Di Francesco colpisce due pali con Kolarov e Nainggolan. Pali a parte, la squadra di casa spreca anche tante occasioni e sull’1-0 recrimina per il mancato uso del Var da parte dell’arbitro Irrati per un fallo da rigore su Perotti. Nel finale si sveglia cobra Icardi (foto in home page) che morde due volte regalando a Spalletti e all’Inter un ribaltone a quel punto inaspettato. Vecino chiude il conto firmando il 3-1 dopo l’ennesima magia di Perisic. Roma bella fino all’1-1 anche se El Shaarawy si vede negare il 2-1 da un salvataggio sulla linea di porta. Il bello o il brutto del calcio, fate voi, è questo. Le partite spesso sono decise dagli episodi: tu prendi il palo e l’avversario segna; anche per questo il calcio è il gioco più bello del mondo. Nel calcio, rispetto agli altri sport, non c’è mai nulla di scontato. Spalletti può sorridere (foto a sinistra).
Genoa-Juventus: 2-4. A Marassi nel pomeriggio, la Juventus soffre, va sotto di due reti ma reagisce e vince in rimonta contro il Genoa e ora guida la classifica con l’Inter a punteggio pieno: 2 gare, 6 punti. I bianconeri incassano incredibilmente 2 gol nei primi 7 minuti: autogol di Pjanic dopo appena 19 secondi e rigore assegnato dal Var e trasformato da Galabinov. Moviola in campo che dunque assegna il secondo rigore consecutivo contro la Juventus dopo quello fallito da Farias una settimana fa in Juve-Cagliari. La reazione della Vecchia Signora è veemente, degna della squadra campione d’Italia: Dybala accorcia al 14′ e poi agguanta il 2-2 su rigore (anche questo assegnato con il Var) al 49′. Nella ripresa: Cuadrado al 62′ firma il soprasso prima del tris di Dybala al 92′. E così l’argentino, straordinario valore aggiunto, si porta a casa il pallone del match. Ma la difesa juventina dopo l’addio di Bonucci continua a scricchiolare.
Benevento-Bologna 0-1. Nell’altro anticipo del pomeriggio del sabato, Il Bologna rovina la prima storica gara casalinga di Serie A al Benevento e torna a casa con 3 punti pesanti in chiave salvezza. Vigorito espugnato da Donsah, un giocatore che da settimane è dato in partenza dall’Emilia. Suo il rasoterra che al 10′ della ripresa decide la sfida, al termine di una partenza fulminea rossoblù, con i padroni di casa colpevolmente sbilanciati. Poi, al 98′, il Var cancella il gol del pareggio di Lucioni. Rete annullata giustamente per fuorigioco, due minuti dopo la sua realizzazione. Protagonista l’arbitro Chiffi, sostituto negli ultimi 17′ di partita (compresi i clamorosi 10′ di recupero) dell’infortunato titolare Calvarese. Un episodio che gela il Benevento e lo stadio Vigorito. Un Benevento che nel finale di partita ha disperatamente cercato un pareggio che avrebbe meritato. Domenica il resto del programma per il secondo turno di A. Gli anticipi non hanno deluso le attese: 11 gol in 3 gare e tante emozioni.
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