APPUNTI DI CHAMPIONS/ Cristiano Ronaldo, un anno da incorniciare. Real Madrid: un pokerissimo senza precedenti, il capolavoro di Zidane. Juventus, la maledizione continua…

di FABIO CAMILLACCI/ E’ stato l’anno mostruoso di Cristiano Ronaldo. Il campione portoghese dal 28 maggio 2016 al 28 maggio 2017, è stato capace di vincere: l’undicesima Champions madridista, gli Europei col Portogallo, la Supercoppa Europea, il Mondiale per Club e la Liga col Real Madrid,  il Pallone d’Oro e la 12° Champions firmata ancora “Merengues”, che di fatto per Cr7 significa un’ipoteca sul prossimo Pallone d’Oro. Chapeau.

Real, la storia del calcio. Prima squadra a vincere 2 Coppe dei Campioni di fila (ne vinse ben 5 dal 1956 al 1960) e prima squadra a vincere 2 Champions League consecutive. Da quando esiste la formula moderna della Champions, nessuno ci era mai riuscito. Complimenti dunque al condottiero Zinedine Zidane: grande giocatore e grande tecnico, gestore di campioni. Zizou dopo essere ripartito dalle macerie lasciate da Rafa Benitez è stato bravissimo a trasformare una squadra di solisti in una grande orchestra. A Cardiff, azzeccatissima la scelta di non schierare titolare Gareth Bale anche se si giocava in Galles, la terra di “mister 100 milioni”. Dimostrando grande intelligenza calcistica e coraggio, Zidane ha preferito non alterare quel 4-3-1-2 inventato per necessità proprio dopo l’infortunio di Bale: il rombo con Isco alle spalle di Ronaldo e Benzema. Per la serie: squadra che vince non si cambia. E così, il pokerissimo è servito: da una Champions all’altra, in mezzo ci sono, Supercoppa Europea, Mondiale per Club e Liga. Pazzesco.

La Juve, super in Italia, torna normale in Europa. La Juventus vista nella finalissima di Cardiff è sembrata una squadra stanca, giunta col fiato corto al termine di una stagione lunga e logorante dal punto di vista psicofisico. Non a caso, dopo un buon primo tempo, i bianconeri hanno preso un’autentica lezione di calcio dal Real Madrid. Il 4-1 di sabato in sintesi sta a indicare che mentre il Real si conferma il club più grande di sempre, la Juventus deve ancora lavorare molto per diventare grande anche in Europa. Ancora una volta Madama deve accontentarsi di un “double” nostrano, niente “triplete”. Grande delusione soprattutto per i senatori Buffon, Bonucci, Chiellini e Barzagli che da tempo sognano di coronare una grande carriera con la Champions; forse questa è stata l’ultima occasione per loro. Juve tradita soprattutto dall’HD, cioè dalla coppia Higuain-Dybala. In particolare, il “Pipita” si conferma deludente e mai decisivo e incisivo nelle finali. E’ evidente che nella finale di Cardiff, i veri “top player”, quelli che sanno fare la differenza in certe occasioni, giocavano nel Real. La sfida tra la miglior difesa d’Europa e uno dei più prolifici attacchi europei è finita con la miglior difesa d’Europa sbriciolata dal talento dei “Blancos”, complessivamente più forti nei singoli e come rosa di squadra.

Juve, maledizione Champions. Dal 1973, in 44 anni, i bianconeri si sono qualificati per 9 finali tra Coppa dei Campioni e Champions ma solo in 2 occasioni sono riusciti a portare a casa la prestigiosa coppa dalle grandi orecchie: nel 1985 a Bruxelles contro il Liverpool nel sangue dell’Heysel (uno scenario rivissuto come panico e immagini sabato a Torino in piazza San Carlo), e nel 1996 a Roma contro l’Ajax ai calci di rigore. Per il resto solo grandi delusioni: 1973 Ajax, 1983 Amburgo, 1997 Borussia Dortmund, 1998 Real Madrid, 2003 Milan, 2015 Barcellona, 2017 Real Madrid. Cioè dal 1996 a oggi sono ben 5 le finali di Champions perse dalla Juventus. Se non è una maledizione questa, poco ci manca. L’appunto Champions di chiusura riguarda il recente dominio del calcio iberico in Champions League: le ultime 4 coppe sono state vinte dalla Spagna, 3 dal Real e 1 dal Barcellona. Senza dimenticare che in 2 occasioni la finalissima è stata il derby di Madrid, Atletico-Real. Tra CR7 e calcio spagnolo, dominio totale.

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