Il Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Giornalisti della Campania ha deliberato l’archiviazione del procedimento nei confronti di Luigi Di Maio, aperto per le sue dichiarazioni dopo l’assoluzione con formula piena della sindaca di Roma, Virginia Raggi, dall’accusa di falso: «La sua condotta è riconducibile non al giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti, ma al suo ruolo di parlamentare così come evidenziato dall‘avvocato Lojacono che lo ha rappresentato».
In sostanza il Consiglio di disciplina ha accolto la tesi del legale di Di Maio, ritenendo quindi di non essere competente ad esprimersi.
L’istruttoria era stata avviata a novembre, dopo le proteste suscitate dalle dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio dopo l’assoluzione della Raggi: «Il peggio in questa vicenda – disse Di Maio – lo hanno dato la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, corrotti intellettualmente e moralmente». Da qui il deferimento al Consiglio di disciplina per Di Maio, iscritto come pubblicista all’Ordine dei giornalisti della Campania.
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