Arresti domiciliari per 17 giovani (in gran parte minorenni) tra coloro che hanno partecipato l’8 gennaio a una maxi rissa a Gallarate

Fermo immagine preso dal video sulla maxi rissa postato sul canale Youtube di Malpensa 24,

Gli agenti della Polizia di Stato di Varese hanno eseguito 17 provvedimenti cautelari (prevalentemente arresti domiciliari) emessi dal gip di Busto Arsizio e da quello per i Minorenni di Milano a carico di giovani (15 minorenni e 2 maggiorenni) accusati di aver preso parte ad una maxi rissa avvenuta l’8 gennaio a Gallarate, in provincia di Varese. Un quattordicenne era rimasto ferito dopo aver preso parte alla rissa organizzata da due gruppi rivali di giovanissimi. Almeno un centinaio i presenti, alcuni dei quali armati di bastoni e catene.

Le indagini degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Varese e del commissariato di Gallarate avevano portato nei giorni successivi alla maxi rissa all’individuazione di una decina di giovani. Si tratta di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, italiani, albanesi e nigeriani, residenti tra Gallarate, Cassano Magnago e Varese e Malnate, in provincia di Milano. Oltre alle mazze da baseball e le catene, gli investigatori avevano trovato e sequestrato un borsone con pietre, mazze e un coltello da cucina.

Per sette degli arrestati è stata disposta la permanenza a casa con divieto di comunicare con qualsiasi mezzo, per altri otto sono state disposte una serie di prescrizioni (tra cui obbligo di rientrare al domicilio entro le 19). Il procuratore dei minori di Milano, Ciro Cascone, in una nota, ha definito l’episodio “una vera e propria rissa che ha rasentato la guerriglia urbana”. 

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