I carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme stanno eseguendo, tra Lamezia, Rosarno (Reggio Calabria) e Livorno, un provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Catanzaro nei confronti di sette soggetti, di cui un italiano e sei nigeriani. Sono accusati di far parte di un’organizzazione in grado di far arrivare clandestinamente in Italia decine di giovani nigeriane costringendole a prostituirsi, anche con violenze e minacce con riti di magia nera “vodoo/juju”, per ripagare il debito contratto per il viaggio, di 30 mila euro.
Articoli correlati
Ondata di maltempo in tutta l’Italia con vittime in Toscana e allagamenti in altre regioni. Interventi delle forze di soccorso ostacolati dai danni alle strutture. Ripercussioni anche sui servizi di trasporto urbani
La forte ondata di maltempo che si è abbattuta, soprattutto nella notte, su alcune regioni sia del centro che del nord e del sud dell’Italia ha provocato, oltre a danni materiali ingenti, la perdita di vite umane nonostante l’impegno e la dedizione dei soccorritori. Il bilancio, ancora provvisorio, dei disastri […]
Arrestate 12 persone (tra cui capo e vice-capo di “Forza nuova”) per le violenze di sabato a Roma col pretesto del no al green pass. Assemblea davanti alla sede della Cgil devastata. Proposta di scioglimento delle organizzazioni para-fasciste
Dopo le violenze promosse e compiute ieri a Roma con il pretesto del rifiuto del green pass, “Forza nuova”, nonostante l’arresto del suo capo, Roberto Fiore, e del suo vice, Giuliano Castellino, insieme con altre 12 persone (tra cui un appartenente ai Nar), annuncia che da domani al 15 ottobre, […]
Quel sequestro di persona di 5 anni fa in Turchia dell’imprenditore bresciano fu inventato per una truffa: tre persone sono ora finite in carcere
Ricordate le immagini del 2016 dell’imprenditore bresciano Alessandro Sandrini (foto) sequestrato dai terroristi in Turchia e tenuto sotto la minaccia delle armi da due ceffi di Al Qaeda e poi liberato dopo tre anni di prigionia nel 2019? Tutto falso. Fu una truffa messa in atto, con la complicità della vittima, […]
Commenta per primo