Sanguinoso agguato all’entrata di una scuola nel rione Villa a Napoli. Ucciso un uomo, ferito alle gambe il figlio, illeso per miracolo il nipotino di 3 anni; a terra il suo zaino, accanto alla macchina del nonno crivellata di colpi. La vittima è Luigi Mignano di 57 anni, il figlio Pasquale, trentenne, è stato gambizzato.
Era l’ora dell’ingresso a scuola quando due persone sono arrivate sparando a bordo di un motorino Ad assistere all’omicidio il nipote di Mignano che stava entrando a scuola e che ha lasciato lo zaino accanto al corpo del nonno. Il panico si è diffuso in un attimo tra le mamme che hanno preso in braccio i figli cercando riparo nella auto in sosta, nell’istituto scolastico o vicino alla chiesa. L’agguato rientra nella guerra tra clan che si è scatenata per il controllo del territorio e delle piazze di spaccio tra i Mazzarella e i Rinaldi. Un contrasto armato, che grazie a numerose alleanze, dalla zona orientale di Napoli si è trasferita nel centro della città, intorno a Forcella, dove sono schierati i Rinaldi e i Sibillo, da un lato, e i Mazzarella e i Buonerba dall’altro.
“Fino a stamattina eravamo fiduciosi che la situazione fosse migliorata – commenta con amarezza il parroco, don Modesto Bravaccino – ma l’omicidio di oggi davanti ad un bimbo di tre anni ci ha fatto capire che la ferocia è aumentata”. Il parroco già un anno fa mostrò un proiettile che era finito nel campetto dell’oratorio della sua chiesa, a due passi da luogo dell’agguato di oggi a Napoli. Ma mai immaginava che in un momento in cui c’erano mamme e bambini che andavano a scuola e anziani che stavano venendo a messa potesse accadere una cosa del genere.
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