Assalto in stile militare a un furgone portavalori, la notte scorsa, lungo l’autostrada A/1 in provincia di Lodi, con barriere di auto bruciate e chiodi sul manto stradale. Ma il colpo è miseramente fallito perché il conducente del furgone blindato ha avuto sangue freddo ed è riuscito a raggiungere un’area di servizio. E poco dopo è arrivata la prima pattuglia della polizia, dopo di che i banditi si sono dati alla fuga a mani vuote.
Secondo quanto risulta dalle prime indagini della Polizia di Lodi e della Stradale sarebbe entrata in azione una batteria composta da almeno 15 rapinatori su 6 auto all’altezza di Melegnano (Milano) per compiere un assalto a un portavalori della ditta Battistolli. Ma il carico di svariati milioni di euro (meno di una decina, secondo indiscrezioni) è rimasto al sicuro.
Secondo una prima ricostruzione il mezzo di trasporto, che viaggiava in direzione Sud, verso Bologna, dopo la barriera di Melegnano si è trovato davanti un Tir e un altro furgone appaiati, che gli hanno rallentato la corsa. Nell’urto è esploso un pneumatico del furgone portavalori, il cui conducente è riuscito a mantenere il controllo della guida, e a infilare la corsia di ingresso all’aerea di servizio di San Zenone al Lambro
(Milano). Lì i vigilantes sono scesi notando una pattuglia della Stradale in sosta, a cui si sono rivolti. Fino a quel momento non era chiaro che fosse in atto un tentativo di rapina. La conferma è giunta poco dopo, quando si è avuta notizia della ‘barriera’ di auto in fiamme e di chiodi posta (foto in basso) sulla carreggiata dalla banda qualche chilometro più avanti, all’altezza di Lodi Vecchio, per organizzare un’imboscata a cui il mezzo non è mai arrivato.
A quel punto i rapinatori hanno capito che il colpo era ormai abortito e sono fuggiti, incendiando le sei auto con cui erano arrivati da una strada statale nei pressi dell’A1.
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