L’ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, esponente del Pd e capo della segreteria di Pierluigi Bersani, e gli altri dieci imputati, tra cui la società Codelfa, sono stati tutti assolti dai giudici di Monza nel processo per il cosiddetto “sistema Sesto”. Le accuse erano, a vario titolo, corruzione e finanziamento illecito dei partiti.
“Si è messo fine ad un’ingiustizia durata quattro anni e mezzo. Esce pulita la mia immagine di amministratore ed è stata restituita la mia onorabilità”, ha detto Penati.
Applausi in aula al momento della lettura del dispositivo della sentenza.
I giudici, oltre a Penati, hanno assolto Bruno Binasco, ex manager del gruppo Gavio, l’architetto Renato Sarno, l’ex capo di gabinetto della Provincia di Milano, Giordano Vimercati, l’ex segretario generale di Palazzo Isimbardi, Antonino Princiotta, gli imprenditori Giuseppe Pasini e Piero Di Caterina, l’ex ad di Milano Serravalle, Massimo Di Marco, e il manager della stessa società Gianlorenzo De Vincenzi.
A luglio il pm Franca Macchia aveva chiesto al tribunale di condannare Filippo Penati a 4 anni di carcere, Bruno Vinasco e l’architetto Renato Sarno a 2 anni e mezzo, Antonino Princiotta a due anni e gli imprenditori Piero Di Caterina e Giuseppe Pasini rispettivamente a 2 anni e un anno e mezzo di carcere. L’unica assoluzione era stata chiesta per Giordano Vimercati, ex braccio destro di Penati, nei cui confronti i Ds avevano rinunciato a costituirsi parte civile.
Pierluigi Bersani su twitter ha così commentato: «Assolto Penati. Io non ho mai dubitato. Ma quanto sono lunghi quattro anni?».
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