L’ex presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani è stato assolto nell’appello bis del processo ‘Terremerse’. L’accusa era falso ideologico in atto pubblico, per aver ‘coperto’, con uno scritto inviato nel 2009 alla Procura, la cooperativa presieduta dal fratello, Giovanni Errani. Assolti anche due dirigenti regionali, confermando la sentenza del gup del 2012.
Nella scorsa udienza e al termine della sua requisitoria, il pg Nicola Proto aveva chiesto una condanna per l’ex presidente della Regione a un anno di reclusione e ad un anno e due mesi per i due dirigenti regionali. Il difensore di Errani, avvocato Alessandro Gamberini, aveva chiesto l’assoluzione dell’ex governatore. Dopo un’assoluzione in primo grado (con rito abbreviato nell’autunno 2012), la Corte di appello (8 luglio 2014) aveva condannato l’ex governatore a un anno (pena sospesa) per falso ideologico.
In seguito alla condanna Errani si dimise da presidente della Regione. La Cassazione, il 17 luglio 2015, aveva poi annullato la sentenza di secondo grado, rinviando ad un nuovo appello con diverso collegio di giudici. Errani fu indagato in uno dei filoni di inchiesta sulla cooperativa agricola Terremerse: al centro dell’accusa una lettera ed una relazione, entrambe inviate alla Procura di Bologna nell’ottobre 2009, per attestare la correttezza dell’operato della Regione nel finanziamento da un milione di euro in favore della cooperativa.
“Finalmente è finita. Con questa sentenza di assoluzione si chiude una lunga vicenda processuale che forse non avrebbe dovuto nemmeno aprirsi. Si afferma così in modo definitivo la verita’”. Vasco Errani, con una nota su Facebook, commenta la sentenza della Corte di Appello di Bologna. “Ho pagato un prezzo altissimo e ciò per altro ha coinvolto un’importante istituzione come la Regione Emilia-Romagna”.
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