di FABIO CAMILLACCI/ L’Aviva Stadium di Dublino consacra l’Atalanta di Gasperini e, finalmente, una squadra italiana alza l’Europa League. Bayer Leverkusen letteralmente demolito dalla Dea: 3-0 con tripletta di uno scatenato Lookman. Fino a oggi, l’ex Coppa Uefa era stata soltanto sfiorata da Inter e Roma. I nerazzurri di Antonio Conte nel 2020 persero la finalissima per 3-2 contro il Siviglia nell’anomala stagione condizionata dalla pandemia di Covid-19; basti pensare che la finale si giocò il 21 agosto. Mentre, i giallorossi di Josè Mourinho, l’anno scorso, furono battuti sempre dal Siviglia, ma, solo ai calci di rigore dopo l’1-1 di tempi regolamentari e supplementari. Prima di oggi, in questa competizione, quando ancora si chiamava Coppa Uefa, l’ultimo trionfo italiano era datato 1999: Parma-Marsiglia 3-0 a Mosca. Un match con lo stesso andamento di Dublino: due reti nel primo tempo (Crespo e Vanoli) e una nella ripresa (Chiesa).
Gara senza storia dall’inizio alla fine. Una sola squadra in campo: l’Atalanta. Tedeschi non pervenuti. Insomma, aveva ragione l’allenatore della Roma Daniele De Rossi quando disse: “Sono imbattuti, non imbattibili”. Purtroppo, i giallorossi in semifinale non riuscirono a fare l’impresa. Impresa riuscita, invece, a questa meravigliosa Dea che strapazza le “Aspirine” imbattute da ben 51 partite. L’ultima sconfitta del Bayer risaliva all’11 maggio 2023 quando, guarda caso, perse sempre contro una squadra italiana: la Roma. Successo romanista per 1-0 nell’andata delle semifinali di Europa League. Per l’Atalanta si tratta del secondo trofeo di sempre dopo la Coppa Italia vinta nel 1963.
I bergamaschi ipotecano il trionfo già nel primo tempo. La squadra del Gasp va a mille all’ora: pressing infernale e ininterrotto a tutto campo, sovrapposizioni, transizioni, verticalizzazioni e gioco sulle fasce. Grandi protagonisti: Koopmeiners, Ederson e soprattutto Lookman, autore di una doppietta al 12′ e al 26′. Splendido il suo secondo gol. Bayer quasi mai pericoloso. Nella ripresa, i teutonici provano ad alzare il ritmo, senza però riuscire a impensierire il portiere atalantino Musso, praticamente inoperoso a parte alcune uscite. Allora, Lookman al 75′ cala il tris e chiude il conto. Le finali di calcio sono così: fanno saltare tutti gli schemi e spesso la squadra sulla carta favorita esce sconfitta. Xabi Alonso e i suoi devono comunque inchinarsi alla super Atalanta che merita il “pasillo de honor”.
L’uomo copertina di una magnifica serata è Ademola Lookman. Il trionfo dell’Atalanta è senza dubbio il trionfo di Gasperini, ma, porta la firma di questo 26enne attaccante inglese naturalizzato nigeriano e che il club nerazzurro prese dal Leicester nell’estate del 2022. Gol in tutte le salse in questa finale: di rapina il primo, con un destro basso a giro il secondo e con un sinistro fulminante all’incrocio il terzo. Chapeau. Come detto, però, questo trionfo segna soprattutto la consacrazione dell’Atalanta del Gasp. Dal 2016 tante soddisfazioni, ma, “zeru tituli” in bacheca. Serviva un trofeo, allenatore e club lo meritavano.
Ricordiamo il cammino della Dea negli ultimi 8 anni. Diverse qualificazioni ai gironi di Champions, accesso alle semifinali di Coppa Campioni svanito solo in extremis nel 2020 contro il Paris Saint Germain e tre finali di Coppa Italia perse (2 contro la Juventus e 1 contro la Lazio). Questa Europa League è, dunque, il giusto coronamento per le grandi cose fatte dal club del presidente Antonio Percassi. Percassi che nel 2022 ha ceduto il 55% della società al fondo americano Bain di Stephen Pagliuca. Un capolavoro cominciato dal grande dirigente Giovanni Sartori (oggi protagonista del miracolo Bologna) e completato da Tony D’Amico. Coincidenza amuleto di Dublino: ha diretto la sfida lo stesso arbitro della finale di Conference League vinta dalla Roma di Mourinho nel 2022, il rumeno Kovacs. E così finisce con i tifosi atalantini che cantano nel cielo d’Irlanda inneggiando al Gasp e lui che balla. Applausi.
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