di FABIO CAMILLACCI/ Dea in paradiso: al Gewiss Stadium l’Atalanta batte per 3-0 il Marsiglia e conquista l’accesso alla prima finale europea della sua storia. La finalissima di Europa League. Roma, l’illusione svanisce a 8 minuti dalla fine: da 0-2 a 2-2 e in finale ci va il Bayer Leverkusen forte del 2-0 ottenuto all’Olimpico nel match d’andata. Saranno i tedeschi gli avversari dei nerazzurri di Gasperini a Dublino il 22 maggio prossimo.
Terza notizia della serata relativa a cose italiane: Conference League, Olympiacos in finale contro la Fiorentina, Aston Villa battuto 2-0 al ritorno dopo il 4-2 di Birmingham. Greci trascinati da uno scatenato El Kaabi. La finale si giocherà proprio ad Atene, ma, nello stadio dell’AEK, recentemente diventata anche la casa della nazionale ellenica. L’Olympiakos, peraltro, diventa la seconda squadra greca ad aver raggiunto una finale di una Coppa Europea.
La notte di Bergamo illuminata dai fuochi d’artificio. Dopo l’1-1 dell’andata nella bolgia del Velodrome, non c’è stata partita: Scamacca e compagni troppo superiori ai francesi. Decidono la sfida i gol di Lookman, Ruggeri e Touré. Estasi totale in città: mercoledì prossimo la sfida alla Juventus per alzare la Coppa Italia, quello successivo a Dublino contro il Bayer. Senza dimenticare la corsa al piazzamento Champions in campionato. E’ il giusto coronamento del lavoro straordinario fatto dal club guidato dalla famiglia Percassi. Un capolavoro completato da mister Gasp.
Orgoglio Roma alla BayArena, ma, non basta agli uomini di Daniele De Rossi per volare in finale. Una gara pazza con i padroni di casa che fanno la partita creando tante occasioni da gol e tirando spesso verso la porta difesa da Svilar che abbassa letteralmente la saracinesca. Non si passa. Il Bayer spreca e la Roma lo punisce: fallo in area su Azmoun e l’arbitro olandese Danny Makkelie fischia il rigore. Dal dischetto, trasforma Paredes al minuto 43 del primo tempo. Stesso copione nella ripresa: Bayer avanti, Svilar sugli scudi e raddoppio romanista. Altro rigore, stavolta segnalato dal Var: fallo di mano su corner. Paredes, ancora lui, è freddissimo dagli undici metri per il 2-0 al 66′.
La beffa finale. Il 2-0 giallorosso non abbatte il Bayer Leverkusen che continua ad attaccare. Il gol qualificazione arriva all’82’ e nel modo peggiore per la Roma: sfortunato autogol di Mancini dopo che su calcio d’angolo uno scontro con Smalling aveva impedito a Svilar di abbrancare il pallone in uscita. Il 2-2 firmato Stanisic in pieno recupero, mette il punto esclamativo sul match.
Peccato. Peccato perchè una Roma dal grande cuore ha accarezzato fino all’ultimo il grande sogno dell’impresa contro una squadra imbattuta in Germania e in Europa da quasi 50 gare e dominatrice della Bundesliga, mettendo in riga il Borussia Dormund finalista di Champions, e il Bayern Monaco semifinalista di Coppa Campioni eliminato solo dalla magia del Real Madrid. La Roma di DDR esce dunque a testa alta consapevole di essere l’unica squadra italiana capace di raggiungere le semifinali di una competizione europea per ben 5 volte negli ultimi 6 anni tra Champions, Conference ed Europa League. Per la terza volta, però, non è riuscita ad andare oltre.
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