Un attacco armato è stato compiuto stanotte in Turchia contro un famoso night club di Istanbul: salito a 39 il numero dei morti – tra cui un poliziotto e 15 stranieri – e 60 di feriti. Un terrorista solitario (in un primo momento si era detto che fosse travestito da Babbo Natale), a quanto pare, è entrato nel ‘Reina‘ (frequentato in genere da personalità del bel mondo e turisti, quasi un simbolo della città) e ha aperto il fuoco prima contro l’agente di guardia poi contro i frequentatori del locale che festeggiavano il capodanno. Circa 60 le ambulanze accorse sul posto. Decine e decine di feriti. Molti coloro che si sono salvati gettandosi nelle acque del Bosforo.
Il “Reina” si trova nel distretto di Besiktas, nella parte europea della città. E il fatto che l’attentatore ala monumento di fare irruzione del locale abbia gridato “Allah akbar” induce a collegare la strage all’obiettivo di colpire la Turchia nel momento in cui Erdogan ha stretto alleanza con la Russia di Putin nella difesa della Siria di Assad dagli attacchi dell’Isis in appoggio ai ribelli contro il regime di Damasco. Che ancora non sia arrivata alcuna rivendicazione non significa che l’attentatore (o gli attentatori, se fosse fondata la sensazione di alcuni che ve ne fossero altri due in appoggio) non avesse quell’obiettivo.
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