ATTACCO TERRORISTA AL PARLAMENTO INGLESE. L’assalitore si lancia con un suv sui passanti, uccide un agente, poi viene abbattuto

 

Torna il terrore, stavolta a Londra, nel giorno dell’anniversario della strage di di Bruxelles.  Alla guida di un suv, un uomo si è lanciato sulla folla di passanti sul ponte di Westminster lasciando numerosi feriti in terra, quindi è sceso dall’auto e ha accoltellato l’agente Keith Palmer (nella foto qui sotto e mentre tentano di rianimarlo)  nel cortile del Parlamento di Londra. Poi, finalmente, è stato ucciso dalle forze di polizia dopo aver tentato di fare irruzione nel Parlamento britannico attraverso i cancelli del compound di Westminster. Evacuata la premier Theresa May che prendeva parte alla seduta in corso. Scotland Yard ha parlato chiaramente di terrorismo. I testimoni hanno descritto l’attentatore come un quarantenne “dai tratti asiatici”.

 In un primo momento al Arabiya e la britannica Channel 4 avevano indicato in Trevor Brooks, noto come Abu Izzadeen, l’autore dell’attacco di Londra. L’uomo, imam di Clapton e considerato un “predicatore d’odio”, era stranoto all’intelligence britannica sin dal 2006. Ma in seguito, la stessa Channel 4, che ha citato l’avvocato e il fratello, ha precisato che Trevor Brooks sarebbe tuttora in prigione. Anche un giornalista della Bbc, Dominic Casciani, ha citato “diverse fonti” secondo le quali l’uomo sarebbe in galera e non può quindi essere lui il killer.

Complessivamente, dunque, sono quattro i morti accertati: un agente,  una insegnante di spagnolo di 45 anni, un uomo di 55, e lo stesso assalitore.  Non ci sono particolari su una eventuale quarta vittima. I feriti sono venti, di cui 7 gravissimi. Nella lista c’è anche una giovane bolognese, che vive a Londra da sei anni, che è rimasta lievemente ferita. La giovane è stata medicata in ospedale per aver riportato ferite superficiali ed escoriazioni alle gambe e ad un fianco. Probabilmente non sarà, per lei, nemmeno necessario il ricovero. E’ rimasta schiacciata da altri ragazzi francesi, i quali, invece, hanno riportato ferite più gravi.

I testimoni.  ‘Ho visto un uomo tarchiato, vestito di nero entrare nel cortile del Palazzo nuovo, proprio sotto al Big Ben. Aveva qualcosa in mano, sembrava un bastone”, così un testimone, Quentin Letts, ha descritto alla Bbc l’attacco al Parlamento di Londra.  Due poliziotti, ha detto ancora, hanno provato a fermarlo. “Uno dei due è caduto per terra, mentre l’assalitore muoveva il braccio come se lo stesse accoltellando o colpendo”. L’altro agente, ha continuato Letts, “è scappato a chiedere aiuto, mentre l’assalitore ha proseguito la sua corsa verso l’entrata del Parlamento”. A quel punto, “due uomini in borghese armati di pistola gli hanno prima intimato di fermarsi poi gli hanno sparato due o tre colpi e lui è caduto a terra”.

Il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni,  è in costante contatto con l’ambasciata italiana a Londra per seguire gli sviluppi dell’attacco a Westminster. “Qualora fosse terrorismo, sarebbe una città ancora una volta colpita perché sappiamo e ricordiamo che Londra non è la prima volta che viene attaccata. Non ci è data la possibilità di abbassare la guardia”, ha detto alla stampa italiana il ministro degli Esteri Angelino Alfano. Ha anche detto di aver “già attivato tutte le strutture della Farnesina per verificare la presenza eventuale, che ci auguriamo non esserci, di connazionali tra i feriti”.

 

 

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