Assalto terroristico all’hotel Intercontinental di Kabul ad opera di un commando armato che ha sparato sugli ospiti e ne ha sequestrati alcuni, gettandoli poi dalle finestre durante quattro ore di razzie e di violenze. L’attacco è durato oltre 4 ore nell’albergo di lusso che ospita anche personalità straniere e perciò risulta superprotetto.
Difficile persino un bilancio esatto delle vittime. Sarebbero almeno 15. Nell’hotel, riferiscono le fonti governative, risultano essere ospitati, tra gli altri, i dipendenti della compagnia aerea Kam Air, in particolare ucraini, ungheresi, statunitensi, norvegesi e greci. Nessun italiano risulta essere alloggiato nell’hotel.
Mentre le forze speciali afghane cercavano di raggiungere due dei quattro terroristi ancora asserragliati ai piani alti dell’hotel, un giornalista della tv Tolo ha riferito che secondo un uomo riuscito a fuggire, gli attaccanti sparavano e gridavano Allah u Akbar mentre gettavano alcuni ospiti dalle finestre del terzo e quarto piano.
Secondo il portavoce del ministero dell’Interno, Najib Danish, come riporta la Bbc online, tra gli assalitori pare ci fosse un kamikaze, che ha aperto il passaggio ai complici attraverso le cucine e ha fatto saltare l’impianto elettrico.
L’hotel Intercontinental era stato attaccato già nel 2011 dai talebani: in quell’attentato morirono 20 persone, nove delle quali erano gli assalitori.
L’attacco non è stato ancora rivendicato da alcun gruppo, ma, vista la dinamica e la brutalità dell’azione, gli analisti afghani ritengono che possa essere opera dell’Isis o della Rete Haqqani, movimento radicale ma collegato con i talebani dell’Emirato islamico dell’Afghanistan. Un giornalista della tv Tolo sul posto ha segnalato che dopo l’1 locale della notte (le 21,30 italiane) non si sono più sentite le raffiche delle armi automatiche, ma le ambulanze e gli automezzi dei vigili del fuoco non hanno ancora ottenuto l’autorizzazione di avvicinarsi all’hotel. Per cercare di reprimere l’attacco sono sul posto diversi corpi speciali afghani, mentre tre elicotteri sorvolano permanentemente l’albergo.
OFFENSIVA ANTI-CURDI DELLA TURCHIA IN SIRIA
I caccia turchi hanno dato il via all’offensiva aerea contro la regione di Afrin, enclave curda in Siria già attaccata via terra. Lo ha detto il primo ministro turco Binali Yildirim. Un portavoce delle milizie curde aveva già confermato che le forze turche avevano cominciato a colpire le località curde di Afrin dalla mezzanotte di sabato. Secondo il ministro della Difesa turco Nurettin Canikli, Ankara non ha avuto altra scelta che decidere di cacciare “elementi terroristi” dal nord della Siria.
In precdenza il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva annunciato che le forze armate turche avevano iniziato ‘de facto’ “un’operazione anti-terrorismo” di terra contro le postazioni curde nell’enclave di Afrin, nel nord-ovest della Siria. L’esercito di Ankara era già schierato al confine siriano, e le autorità avevano avvertito che l’offensiva a Afrin era imminente, ma evitando intaccato il territorio di pertinenza siriana.
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